TRIESTE – La crisi nel Mar Rosso con gli attacchi alla navi e lo spostamento delle rotte rischia di farsi sentire in maniera pesante su Veneto e Friuli Venezia Giulia.
L’Ufficio Studi CGIA – che ha elaborato dati PortWatch (Fondo Monetario Internazionale) – ritiene che le ripercussioni non si siano ancora fatte sentire in maniera importante.
Il commercio estero del Veneto con i Paesi che direttamente o indirettamente sono influenzati dalla crisi del Mar Rosso ammontava, nel 2022, a 22,7 miliardi di euro, di cui 16,9 di importazioni e 5,7 di esportazioni. Sul commercio estero complessivo in capo alla regione, i traffici interessati dal passaggio marittimo nell’area mediorientale incidevano per il 14,8%.
Per quanto riguarda il commercio estero del Friuli Venezia Giulia sempre con gli stessi Paesi, invece, ammontava, sempre nel 2022, a 3,5 miliardi di euro, di cui 1,8 di importazioni e 1,7 di esportazioni. Sul commercio estero complessivo in capo alla regione più a est dell’Italia, i traffici interessati dal passaggio marittimo nell’area mediorientale incidevano per il 10,4%.
In riferimento agli ultimi dati statistici disponibili1, il commercio estero italiano (import + export) che “viaggia” su nave con i paesi influenzati direttamente o indirettamente dalla crisi del Mar Rosso ammonta a 161,7 miliardi di euro. Questo importo incide sull’intero commercio estero del nostro Paese per il 12,6%. Di questi 161,7 miliardi, 110 (pari al 68%) riguardano le importazioni e “solo” 51,7 miliardi di euro (pari al 32%) le esportazioni. Alla luce di queste cifre, se la situazione nell’area Mediorientale dovesse precipitare ulteriormente, l’impatto negativo si potrebbe far sentire maggiormente sulle importazioni di merci. A livello regionale, Lombardia e Veneto sono le realtà che potrebbero essere le più a rischio: se la prima cuba nei paesi interessati 30,4 miliardi di importazioni, la seconda quasi 17. Di seguito l’Emilia Romagna con 9,3 miliardi e il Lazio con 7,4 miliardi. Sul fronte delle esportazioni, invece, la più in “pericolo” rimane ancora una volta la Lombardia che registra 12,5 miliardi di vendite in queste aree. Seguono l’Emilia Romagna con 8,7 e il Veneto con 5,7 miliardi di euro. Come indicato in precedenza, il FVG presenta un volume pari a 3,5 miliardi di euro di scambio commerciale con i Paesi influenzati dalla crisi del Mar Rosso.