TRIESTE – Anche Massimiliano Fedriga prende posizione sull’ipotesi privatizzazione dei porti, confermando come migliore la soluzione attuale.
Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, alla guida anche della Conferenza delle Regioni, ritiene che «… la proprietà pubblica data in concessione al privato sia la soluzione migliore, perché ci tutela da rischi come è successo nel Pireo, in Grecia, dove i porti vengono comprati da Paesi come la Cina, diventando qualcosa che di fatto non risponde più all’interesse nazionale».
Le dichiarazioni di Fedriga – che il prossimo anno sarà chiamato ad esprimere la propria opinione sul nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale che sostituirà Zeno D’Agostino – sono state rese a margine di un incontro a Trieste e hanno fatto riferimento a quanto dichiarato nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Secondo quest’ultimo, per trovare più fondi al bilancio dello Stato, il Governo potrebbe decidere di privatizzare i porti.
Fedriga ha aggiunto che «serve quindi sicuramente un protagonismo dei privati», condividendo le parole di Tajani, ma anche che il concetto va attuato attraverso le concessioni in essere, che tutelano anche da rischi come quelli visti in Grecia.
La proposta di Tajani aveva già ricevuto nei giorni scorsi una valanga di critiche e di distinguo, anche all’interno della coalizione che sostiene il Governo. Lo stesso ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, aveva detto che la privatizzazione dei porti non è nell’agenda del governo. Contrarie anche le maggiori organizzazioni sindacali.