TRIESTE – Si fa largo l’idea che l’area logistica di Trieste con il suo Porto Franco possa diventare uno dei gateway di riferimento per il Middle Corridor, nuova via di collegamento intermodale tra Europa e Cina.
Questa mattina, Yerbolat Sembayev, ambasciatore straordinario e plenipotenziario del Kazakhstan in Italia, è stato ricevuto a Trieste dal Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli.
«Siamo onorati di aver accolto S.E. Sembayev al porto di Trieste – ha dichiarato Torbianelli – . La visita dimostra l’interesse a livello internazionale verso i porti dell’Adriatico orientale, già oggi punto di riferimento per i traffici euroasiatici. Il dialogo con il Kazakhstan apre prospettive interessanti per nuove sinergie lungo le rotte collegate a queste aree».

Della questione si sta già occupando anche l’europarlamentare Anna Maria Cisint (ex sindaco di Monfalcone e membro del Comitato di gestione dell’Authority in qualità di uditrice). La stessa Cisint, infatti, componente della Commissione Trasporti ha da poco presentato un’interrogazione alla Commissione Ue in merito ai 10 miliardi stanziati all’interno del progetto Global Gateway. Si tratta di una strategia dell’Unione Europea lanciata nel 2021 per finanziare infrastrutture nei paesi partner (fuori dall’UE), soprattutto in Africa, Asia e America Latina.

La prossima settimana è prevista una seduta della Commissione trasporti all’Europarlamento e probabilmente verrà chiesta un’audizione al Commissario Ue ai Trasporti proprio in relazione al Middle Corridor, rotta che attraversa il Mar Caspio, il Caucaso e potrebbe essere accoltaproprio dal sistema portuale di Trieste e Monfalcone.
«Bisogna mettere in atto azioni per rendere questa opportunità più concreta» ha commentato Cisint dopo la vista dell’ambasciatore al porto di Trieste.

Questa via rappresenta un’opportunità concreta per l’Europa di rafforzare la propria capacità di connessione da e verso l’Oriente, diversificando i percorsi commerciali e riducendo la dipendenza da corridoi tradizionali soggetti a rischi geopolitici.
«In questo scenario, i porti di Trieste e Monfalcone si posizionano come hub strategici e nell’incontro di oggi ho voluto rimarcare l’opportunità di creare una zona logistica comune tra l’Unione Europea e il Kazakistan, che veda il nostro Paese ed in particolare il sistema portale di Trieste e Monfalcone come punto di entrata dell’Unione europea. Una simile iniziativa – ha detto Cisint – consentirebbe non solo di semplificare e armonizzare le procedure doganali, ma anche di dare vita a un polo logistico integrato capace di generare valore aggiunto per entrambe le economie, promuovendo occupazione, sviluppo e competitività per l’intero territorio.
Il Middle Corridor non è solo una rotta alternativa – che in ogni caso non si pone in concorrenza con altre rotte meridionali emergenti l’IMEC (India Middle-East Europe Corridor) – ma è un volano di crescita economica per l’Europa e, con sé, per i nostri porti. Saper cogliere questa opportunità significa rafforzare il ruolo dell’Alto Adriatico come fulcro di importanti scambi globali, a beneficio di Trieste, Monfalcone e dell’economia di tutto il Nordest».

Yerbolat Sembayev, ambasciatore del Kazakhstan e il Commissario dell’Autorità portuale di Trieste, Vittorio Torbianelli.

Yerbolat Sembayev, ambasciatore del Kazakhstan e il Commissario dell’Autorità portuale di Trieste, Vittorio Torbianelli.