TRIESTE – È di venerdì scorso il secondo fermo di nave straniera, da inizio anno 2025, a cura degli ispettori di Port State Control della Guardia Costiera di Venezia e di Chioggia.

Giovedì scorso, inoltre, è stata sanzionato per 2000 euro il comando di bordo di un’altra nave, per aver inconsapevolmente sversato in ambito portuale acqua mista a residui del carico, presenti in coperta. La nave fermata a Porto Marghera venerdì presentava ben 21 irregolarità, tali da costituire “un concreto pericolo per la sicurezza della navigazione, per la salute delle persone a bordo e per l’ambiente marino” scrive la Guardia costiera in una nota.

In particolare, la nave da carico, da più di 20mila tonnellate di stazza, destinata al trasporto di merci solide alla rinfusa e battente bandiera Saint Kitts e Nevis, presentava, tra le mancanze riscontrate, il mancato svolgimento delle esercitazioni d’emergenza obbligatorie dopo il cambio di equipaggio, mentre la scatola nera (Voyage Data Recorder) è stata trovata con le batterie scadute e il dispositivo destinato al filtraggio delle acque oleose di bordo (c.d. Oily Water Separator) non funzionante. Allo stesso modo, risultavano non funzionanti alcuni impianti antincendio e dispositivi di sicurezza.

Si trattava, evidentemente, di una nave gravemente sotto gli standard previsti dalle normative vigenti in campo marittimo, e più precisamente dalla Convenzione internazionale sulla salvaguardia della vita umana in mare, nota come SOLAS (Safety of Life at Sea), entrata in vigore nella sua ultima versione nell’anno 1980, nonché della Convenzione MARPOL (Maritime Pollution). Come previsto dalle normative, solo quando la nave avrà posto rimedio alle carenze riscontrate, verrà liberata dal fermo.

L’attività di oggi si inquadra nell’accordo internazionale denominato “Paris Memorandum of Understanding 1982 on Port State Control”, dedicato al controllo delle navi straniere che toccano i porti degli stati dell’Unione europea, al fine di contrastare il fenomeno delle navi c.d sub-standard rispetto alle vigenti norme internazionali in campo marittimo.