TRIESTE – Con un avanzo di amministrazione che sfiora i 283 milioni di euro, il Comitato di gestione dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale ha approvato all’unanimità il rendiconto generale 2024.
La gran parte delle risorse sarà destinata a progetti infrastrutturali per i porti di Trieste e Monfalcone. In particolare, circa 263 milioni risultano vincolati a investimenti infrastrutturali, soprattuttto all’esecuzione di opere in programma per lo sviluppo del sistema portuale.
L’avanzo di gestione corrente si attesta a circa 20 milioni di euro: una parte è stata impiegata per coprire investimenti con fondi propri, mentre il resto sarà destinato a esigenze emergenti e piani di sviluppo futuri nei due scali amministrati, Trieste e Monfalcone.
Tra gli interventi previsti figurano il nuovo layout ferroviario della stazione di Campo Marzio, le infrastrutture energetiche “smart grid”, le opere preliminari nella zona industriale delle Noghere a Muggia, l’elettrificazione delle banchine in entrambi i porti, nonché l’adeguamento dell’infrastruttura ferroviaria e la sistemazione dei piazzali del porto di Monfalcone.
Nel corso della seduta è stato anche ufficializzato il rinnovo parziale del Comitato di gestione con l’ingresso dei nuovi membri: Eddi Dalla Betta, designato dal Comune di Trieste, e Lucio Penso, nominato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. I due sostituiscono Giulio Bernetti e Franco Milan, i cui mandati erano giunti a scadenza.
«Con l’approvazione del rendiconto 2024, presentiamo un sistema portuale solido e in salute, gestito con oculatezza dal punto di vista economico-finanziario: un elemento essenziale di stabilità e garanzia. Il cuore economico dell’amministrazione – ha detto il Commissario straordinario dell’Autorità, Vittorio Torbianelli – si conferma robusto nel suo complesso, come dimostra anche la chiusura decisamente positiva del bilancio di Porto Trieste Servizi».
La società in house dell’Authority, Porto Trieste Servizi (PTS), ha chiuso l’anno con un aumento del 5% del valore della produzione (circa 13 milioni di euro), un +10% dei ricavi “a mercato” e un utile netto cresciuto del 54% rispetto al 2023. PTS ha inoltre destinato maggiori risorse alla componente lavoro.