TRIESTE – La scarsità d’acqua che ha colpito anche alcune aree della Slovenia potrebbe rallentare i lavori del raddoppio ferroviario tra Capodistria e Divaccia, a servizio del porto.
La società pubblica Rižanski vodovod Koper (Comune di Capodistria, Comune di Isola, Comune di Pirano e Comune di Ancarano) ha avvisato il consorzio che sta realizzando i lavori del tratto ferroviario, di un prossimo taglio delle forniture idriche. 2TDK – la società statale che sta seguendo l’opera – si è comunque impegnata a proseguire i lavori, seppur con alcune restrizioni, qualora le condizioni meteorologiche che hanno portato alla carenza d’acqua nella regione non dovessero migliorare.
Si fa notare, infatti, che l’interruzione dei lavori nei cantieri, causate dallo stato di siccità, comporterebbe comunque un ulteriore aggravio dei costi. Se le condizioni meteorologiche straordinarie dovessero durare a lungo, però, 2TDK è pronta a interrompere i lavori meno critici del programma. Il provvedimento di Rižanski vodovod non arriva inatteso e proprio per questo era già iniziata la ricerca di fonti d’acqua alternative e l’adeguamento di alcuni processi, in modo tale da poter continuare con il lavori nei cantieri del raddoppio ferroviario. L’acqua utilizzata negli scavi viene riciclata dopo un primo impiego e, quando i collegamenti idrici di Rižansko vodovod saranno chiusi, l’acqua sarà fornita con quattro serbatoi.
Nel frattempo proseguono gli scavi dei tunnel, al ritmo di un chilometro al mese. Sono sette i chilometri completati. «La realizzazione del secondo binario è interamente basata sul concetto di sostenibilità, si cerca di utilizzare quanto più materiale possibile scavato nelle gallerie in altre fasi del progetto del secondo binario» fa sapere 2TDK. Una parte del materiale di risulta, inoltre, verrà utilizzato nella realizzazione del nuovo terminal per camion a servizio del porto di Capodistria.