TRIESTE – Il cantiere navale “3 Maggio” di Fiume ha ricevuto nuovamente aiuti statali a garanzia per la costruzione già iniziata di una porta rinfuse già sullo scalo di Cantrida.
Nei giorni scorsi – come riportato da alcuni media croati – si era verificato l’ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi, a testimonianza del fatto che il momento difficile continua. Non sono bastate, infatti, le ultime consegne a risolvere una crisi che sembra destinata a non cessare. A fine giugno il “3 Maggio” aveva visto il varo della Scenic Eclipse, nave da crociera di lusso per spedizioni artiche. Due settimane più tardi era stata consegnata la Neptune Barcelona, car carrier dell’armatore greco Neptune Lines. Risale invece a febbraio il collaudo della Santiago, nave cisterna per prodotti petroliferi e chimici da 50mila tonnellate.
Dopo l’ennesimo aiuto statale, la domanda che in molti si pongono riguarda l’effettiva capacità della struttura di restare sul mercato. Nuovi investitori, ma soprattutto nuove commesse saranno necessarie già nei prossimi mesi per tentare di garantire la vita alla struttura. Intervistato da Novilist, l’attuale direttore del cantiere, Edi Kucan, ha prospettato collaborazioni commerciali come modello finanziariamente sostenibile per il “3 Maggio”. Ma anche possibili nuove commesse dalla Neptune Lines, di altre trattative su progetti per traghetti passeggeri, che comprenderebbe anche il programma di rinnovamento della flotta da parte di Jadrolinija. Il tutto con l’ipotesi di entrare nella nicchia delle costruzioni per navi alimentate a GNL.
Ne frattempo va sottolineato che il “3 Maggio” fa parte del Gruppo Uljanik Brodogradnje, il cui amministratore fallimentare ha da poco ricevuto l’assenso per cercare di vendere la quota di maggioranza. Il ricavato servirà a pagare i lavoratori.