TRIESTE – Il Cda di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP) ha da poco approvato la lista di candidati per la carica di amministratore di Fincantieri: escluso l’attuale ad, Giuseppe Bono.
Il segnale di rinnovamento che arriva dal Governo è piuttosto chiaro, escono di scena sia il presidente Giampiero Massolo, che l’attuale ad Giuseppe Bono (78 anni), in carica dal 2002. Una delle ipotesi alle quali si stava lavorando era la conferma di Bono come presidente con deleghe.
La lista licenziata da CDP (azionista di Fincantieri attraverso CDP Industria con una partecipazione pari al 71,32% del capitale sociale) indica i nomi di Claudio Graziano, Pierroberto Folgiero, Cristina Scocchia, Alberto Dell’Acqua, Valter Trevisani, Alessandra Battaglia, Massimo Di Carlo, Esedra Chiacchella e Rosanna Rossi.
Il generale Claudio Graziano, 69 anni, torinese, ex capo di Stato Maggiore e oggi alla guida del Comitato militare dell’Unione europea, è stato indicato come presidente del cda Fincantieri. La sua carriera militare lo ha visto impegnato nel Corpo degli alpini, comandante della Missione Unifil in Libano, al comando della Brigata internazionale in Afghanistan e al vertice del Comando interforze. Nel 2011 è stato Capo di gabinetto al ministero della Difesa.
Il posto di Giuseppe Bono, invece, sarà preso da Pierroberto Folgerio, nato nel 1972 a Roma, oggi ad e direttore generale del gruppo Maire Tecnimont, società italiana di ingegneria e tecnologia. Laureato in Economia e Commercio alla Luiss (dove insegna come professore a contratto in Management of Circular Economy), Folgerio ha frequentato anche l’Executive Education Program in General Management all’Insead a Fontainbleu (Parigi). Ex Agip Petroli, ex Ernst & Young, ex PricewaterhouseCoopers, nel 2000 lavora per Wind Telecomunicazioni, nel 2008 per Tirrenia di Navigazione, prima di entrare, nel 2010, nel Gruppo Maire Tecnimont.
Cassa Depositi e Prestiti, inoltre, proporrà anche di determinare a dieci il numero degli amministratori, che rimarranno in carica per tre esercizi, con scadenza alla data dell’assemblea (convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024); ma anche di confermare il compenso annuo lordo spettante a ciascuno degli amministratori (incluso il Presidente) in 50mila euro, oltre al rimborso delle spese sostenute in ragione dell’incarico.