TRIESTE – Il 24 e 25 ottobre la Guardia Costiera di Trieste è stata impegnata nell’attività addestrativa propedeutica all’esercitazione antinquinamento, che si svolgerà nelle acque del golfo di Trieste nel prossimo mese di novembre.L’esercitazione rientra nell’ambito del progetto NAMIRS (North Adriatic Maritime Incident Response System), al quale partecipano Italia, Slovenia e Croazia.
Si tratta di un progetto che, attraverso un approccio integrato alla gestione degli incidenti che causano inquinamento marino, intende contribuire al rafforzamento della tutela del Mare Adriatico Settentrionale e della prevenzione dei disastri ambientali. Ma anche di migliorare la preparazione degli operatori e il coordinamento nelle procedure di risposta a livello transnazionale, in linea con la Convenzione di Barcellona e i relativi Protocolli.
In particolare, l’addestramento è stato incentrato sulle capacità di intervento di un team di esperti, composto da personale dei tre Paesi partner, nel raggiungere la “nave sinistrata” della Guardia Costiera, per esercitarsi sulle diverse metodologie e tecniche di utilizzo del verricello.
All’attività addestrativa hanno complessivamente partecipato nove persone – tre per ciascuno Stato partner – che hanno effettuato diverse prove con un aerosoccorritore della Guardia Costiera appartenente al Nucleo Aereo di Sarzana, sul rimorchiatore Spica, della società Tripmare di Trieste (uno dei mezzi oggetto del contratto sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A. per le attività di antinquinamento marino).
Nel caso dell’Italia, sono stati coinvolti un ufficiale specializzato in materia di sicurezza della navigazione e due Vigili del Fuoco, mentre per la Slovenia e la Croazia hanno partecipato i rappresentanti delle Autorità Marittime e i Vigili del Fuoco dei rispettivi Paesi, quali Enti istituzionalmente competenti in caso di incidenti ed inquinamenti in mare.
“L’esito positivo della simulazione svolta ha rimarcato l’importanza della preparazione congiunta, attraverso l’addestramento comune degli operatori coinvolti nella risposta antinquinamento, nell’ottica di istituire un meccanismo regionale di pronto intervento atto al contrasto dell’inquinamento marino da idrocarburi di grandi proporzioni” si legge in una nota della Guardia costiera di Trieste.