TRIESTE – Il porto di Fiume ha registrato nel 2021 una lieve crescita delle tonnellate complessive di merce e un più marcato aumento del traffico container.
I dati sono stati resi noti da Luka Rijeka che registra un aumento del general cargo (+13%) e un deciso calo delle rinfuse solide (- 15%) dovuto, quest’ultimo, essenzialmente al rallentamento dei traffici al terminal di Buccari, oggetto di una recente ristrutturazione delle aree all’aperto e dell’infrastruttura ferroviaria dedicata. Il dato complessivo, tuttavia, parla di 5,53 milioni di tonnellate movimentate, contro i 5,48 del 2020, per una crescita attorno all’1%.
Diversa la situazione all’Adriatic Gate Container Terminal dove sono stati superati anche quest’anno i 300mila Teu: 312.321 contro i 303.626 del 2020, corrispondenti ad un aumento del 3%. Un recupero si registra anche nei conti che, grazie all’aumento delle tariffe, fanno tornare in positivo Luka Rijea di circa 570mila euro (utile prima della tassazione), dopo le perdite registrate lo scorso anno.
Si rinfocola invece, la polemica sulla stampa per la presunta volontà del partner polacco (Gruppo OTL) di voler uscire di scena o addirittura di boicottare presente richieste di aumenti di capitale. Le accuse sono state respinte dalla stessa OTL che, per bocca di Konrad Hernik, presidente e amministratore delegato. Henrik ha ribadito la volontà di OTL per nuovi investimenti, ricordando però che con l’attuale gestione, negli ultimi anni Luka Rijeka ha subito consistenti perdite del valore azionario.
Cresce infine, l’attesa per capire quando inizieranno i lavori di allestimento per il nuovo terminal container, per il quale è già stata siglata la concessione pluriennale. Una volta completato, il nuovo Rijeka Gateway (joint venture tra APM Terminals ed ENNA) avrà una lunghezza di ormeggio di 400 metri (680 m dopo il completamento della Fase 2) e sarà dotato di tre gru ship-to-shore (STS) (4 in totale con la Fase 2).