TRIESTE – I fanghi degli escavi dei canali di Venezia troveranno posto lungo il Canale Malamocco-Marghera.
L’accordo è stato raggiunto tra Autorità di sistema portuale, Commissario Crociere Venezia, Commissario straordinario Montesyndial e Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche. L’intesa è stata denominata “Individuazione, realizzazione e gestione di un nuovo sito di conferimento per i sedimenti provenienti da interventi di escavo dei canali e realizzazione di opere commissariali e non riutilizzabili nell’ambito del recupero morfologico della Laguna di Venezia”.
L’area individuata è caratterizzata da basse profondità, con quote mediamente non superiori a -1 metri, delimitata sul lato Ovest da una scogliera in massi e da barene artificiali (che attualmente la separano fisicamente dal canale navigabile) e a Est dalla laguna.
Il costo dell’operazione sarà per 17 milioni di euro a carico del Commissario crociere e Montesyndial, mentre la realizzazione complessiva dell’opera vale 31 milioni di euro.
La capacità complessiva del sito individuato è di almeno 6 milioni di metri cubi, per una gestione dei dragaggi prevista fino al 2038. La superficie è di circa 70 ettari, dei quali circa 60 utili per il riempimento, al netto dell’occupazione delle piste di servizio e delle strutture di conterminazione.
Il Primo stralcio funzionale prevede la messa a dimora di almeno 3 milioni di metri cubi di sedimenti. Si inizierà dalla redazione di un Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE) con i contenuti necessari per essere sottoposto alla procedura di V.I.A. e V.I.N.C.A. ed eventualmente di un Progetto Definitivo/Esecutivo per il primo stralcio funzionale.
L’autorità di sistema portuale, inoltre, ha reso nota oggi la necessità di adeguamento del Canale Malamocco-Marghera.
Gli interventi infrastrutturali prevedono un adeguamento localizzato, principalmente nei pressi dei bacini di evoluzione, la realizzazione di opere morfologiche (barene naturali nei pressi del canale, per proteggerne le sponde limitando dispersione delle onde ed effetti erosivi. Alle fine del 2023 il bando per il PFTE dell’intero intervento e il Progetto Esecutivo relativo al primo stralcio.
Il Progetto Channeling (in settimana un convegno) ha provveduto all’analisi dell’impatto idrodinamico della navigazione lungo il Canale Malamocco-Marghera, delineando un pacchetto di soluzioni gestionali, infrastrutturali e di protezione delle sponde che consentono di ridurre gli impatti del traffico navale.