TRIESTE – Luka Rijeka ha reso noti i dati del primo trimestre di attività dello scalo croato di Fiume.
Il totale delle merci nei primi tre mesi del 2022 è stato di 577.924 tonnellate, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il calo del 16% delle rinfuse solide. Ottima la performance dei container con un aumento del 28% (da 75.982 a 97.005 Teu). Si tratta di numeri in assoluto ancora bassi rispetto a quelli dei porti concorrenti (Trieste e Capodistria), ma in decisa crescita e in attesa del nuovo terminal container di APM Maersk.
Per quanto riguarda i ricavi finanziari, Luka Rijeka riporta un utile netto di 14,1 milioni di kune (circa 1,9 milioni di euro), in deciso aumento rispetto ai 6,4 milioni di kune registrati nel primo trimestre del 2021.
Nelle scorse settimane il porto di Fiume aveva attirato l’attenzione per un possibile coinvolgimento in traffici provenienti dall’Ucraina, come conseguenza della guerra in atto e del conseguente blocco dei porti sul Mar Nero.
Nel contempo, il ministro croato agli Affari marittimi, trasporti e infrastrutture, Oleg Butković, in occasione di una recente visita al porto sloveno di Capodistria, aveva proposto una collaborazione tra i due scali. «Sappiamo tutti che siete il porto leader in questa parte del Nord Adriatico, che avete un concetto di governance intelligente che è stato attentamente sviluppato fin dall’inizio, e che il porto è a maggioranza statale. Siamo ancora in fase di sviluppo e stiamo lottando, ma dovremo unire le forze – aveva detto Butković – e fare del nostro meglio per adattarci alle nuove condizioni nel mondo e nella nostra parte d’Europa».