TRIESTE – Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale e operatori del porto di Monfalcone hanno firmato l’accordo sulle concessioni.
Dopo l’annuncio di fine gennaio in merito all’approvazione da parte del Comitato di gestione, era atteso il successivo passaggio formale per lo sviluppo e la visione futura dello scalo,
Ora CETAL, Compagnia Portuale Monfalcone, MarterNeri e F.lli Midolini hanno 30 giorni di tempo per presentare i progetti di fattibilità tecnico economica e i piani d’impresa al fine di formalizzare gli atti di concessione, locazione e diritto di superficie relativi a ciascuna area: 95.800 metri quadrati (CETAL), 197.800 mq (CPM), 120.135 mq (MarterNeri) e 94.000 mq (Midolini).
Il documento serve ad attribuire, secondo la Legge 84/94, le varie funzioni all’interno dello scalo, da poco passato dalla Regione Friuli Venezia Giulia all’Authority. Secondo quanto stabilito, gli operatori potranno disporre delle aree per una durata di 12 anni, in modo da attivare interventi per lo sviluppo dei traffici e il rilancio del porto. Oggi a Portorosega convivono una zona di banchina pubblica, aree demaniali e aree patrimoniali dell’Autorità di Sistema, derivate dall’acquisto dell’Azienda Speciale per il porto di Monfalcone. Il documento approvato, regola in modo armonico tutti gli aspetti: durate, canoni, autorizzazioni e altro.
Il layout generale delle concessioni rappresenta la base per una razionalizzazione della viabilità stradale e del layout ferroviario, con l’obiettivo di aumentare l’intermodalità ferroviaria anche attraverso interventi mirati sulle infrastrutture. La progressiva “demanializzazione” delle aree attualmente patrimoniali, infine, dovrebbe portare benefici concreti agli operatori.