TRIESTE – Tre società nel mirino e due due diligence già in corso. Augusto Cosulich conferma la volontà, già espressa nei mesi scorsi, di investire con il Gruppo di famiglia dopo un 2021 particolarmente felice per fatturato e utili.
I nomi delle realtà interessate non emergono perché la fase di trattativa è in corso e alcune ipotesi potrebbero rivelarsi non percorribili, ma i luoghi sono quelli già accennati: Monfalcone, Porto Nogaro e forse il Veneto, con i Balcani sul tavolo come opzione. In quest’ultimo caso in società (al 50%) con Erich Cossutta.
Nei mesi scorsi era emersa la volontà, per la Fratelli Cosulich, di rivolgere uno sguardo sempre più attento ai porti di Monfalcone, dove intenderebbe realizzare un Polo logistico, e San Giorgio di Nogaro, che con un incremento del pescaggio potrebbe consentire l’approdo di navi di maggiori dimensioni. Navi che il colosso della logistica sarebbe disponibile a costruire in proprio. La storica società triestina, fondata nel 1857 e che oggi all’interno del suo Gruppo conta 90 società controllate, 27 uffici nel mondo in 18 paesi con 1.250 impiegati e 1,5 miliardi di euro di fatturato (logistica a bunkeraggio le attività principali), prosegue nella propria strategia di espansione e diversificazione internazionale puntando sul Nordest italiano.
In particolare, aveva spiegato lo stesso presidente e Ceo, Augusto Cosulich, il Gruppo guarda con particolare interesse al porto di Monfalcone per allargare il proprio raggio d’azione sia nel settore del trasporto marittimo di break bulk, che nella movimentazione di prodotti siderurgici. La conferma arriva dalla fondazione della Fratelli Cosulich Monfalcone, nuova società creata appositamente per coordinare i nuovi investimenti in Friuli Venezia Giulia, dove le merci più importanti per l’economia sono appunto i prodotti siderurgici accanto a macchinari, legno e cellulosa.
Da segnalare, inoltre, il rafforzamento nell’area compresa tra San Giorgio di Nogaro e Monfalcone, con l’acquisizione dell”80% delle quote del principale operatore logistico locale, la Marlines.
Il futuro del Gruppo infatti è sempre più forgiato nel ferro. «La siderurgia è un settore su cui puntiamo molto» aveva spiegato in un’intervista Augusto Cosulich, aggiungendo, dopo la storica alleanza con Duferco, di aver rafforzato negli anni la partnership con il gruppo ucraino Metinvest che in Italia ha i suoi insediamenti industriali proprio nel Triveneto, con Trametal a San Giorgio di Nogaro e Ferriera Valsider nel Veronese e di stare approfondendo i contatti con Eusider, gruppo per il quale già lavora.
Nello specifico, la Fratelli Cosulich gestisce per Metinvest la logistica (noleggio navi, spedizioni e agenzia dogane) del trasporto di tutte le bramme che da Mariupol, in Ucraina, arrivano in Adriatico con un flusso di quasi 2 milioni di tonnellate l’anno.
La partnership con Metinvest ha portato Fratelli Cosulich – come riferito da Siderweb – ad acquisire nel 2020 il 37% della società di trading svizzera Trasteel, che a sua volta detiene il 51% delle Officine Tecnosider di San Giorgio di Nogaro, uno dei quattro laminatoi nella zona industriale della cittadina friulana che produce circa 400mila tonnellate l’anno di lamiere da treno. «Miriamo a essere protagonisti nell’importazione di bramme a San Giorgio di Nogaro» aveva dichiarato al sito della community dell’acciao Augusto Cosulich. Porto Nogaro, però, ha un problema: il fondale troppo basso, che dovrebbe essere portato dagli attuali 5,5 a 7 metri con un dragaggio. L’aumento del pescaggio consentirebbe a Fratelli Cosulich di utilizzare navi adatte, permettendo di sbarcare direttamente tutte le bramme a San Giorgio di Nogaro senza dover fare scalo a Monfalcone. Per anni i carichi destinati ai laminatoi dell’aera sono stati sbarcati a Monfalcone e trasferiti via camion con un impatto di traffico notevole sul territorio. Da tre anni a questa parte si effettuano operazioni di allibo con parte del carico sbarcato a Monfalcone per alleggerire la nave e ridurne il pescaggio, il rimanente a Porto Nogaro.