TRIESTE – Prosegue anche nel terzo trimestre 2021 il trend di crescita mostrato nel resto dell’anno dal Porto di Venezia.
La movimentazione merci di 17.945.166 tonnellate mostra un aumento del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2020 (gennaio –settembre 2020), anno segnato dalla pandemia. A fare la parte del leone, anche nel terzo trimestre, è il settore commerciale che cresce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 15,4% (+10.892.600 tonnellate) con un aumento importante delle rinfuse solide (+ 31,7% con 4.776.253 tonnellate) transitate.
L’Autorità di sistema portuale ha inoltre paragonato i dati nel periodo di tempo ottobre 2020-settembre 2021 con lo stesso periodo dell’anno 2019-2020, notando un buon incremento dei traffici (+ 3,4%). Dato, quest’ultimo, che certifica una risalita dei livelli di traffico sia rispetto ad alcuni mesi del periodo pre-pandemia e certamente rispetto a quelli maggiormente segnati dall’emergenza da Covid-19.
In dettaglio, nel terzo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i principali indicatori vedono le rinfuse solide guadagnare 1.150.484 tonnellate (+31,7%), con andamento positivo di tutte le tipologie merceologiche con prevalenza dei prodotti metallurgici. Le rinfuse liquide scendono, invece, di 129.752 tonnellate (-2,0%). Il general cargo mostra un aumento di 280.962 tonnellate (+4,2%,). Per quanto riguarda il settore container, nei primi nove mesi del 2021 si registra un -4,1% di Teu: i container pieni rimangono in linea con il livello dello stesso periodo dello scorso anno (-0,9% TEU), mentre i vuoti calano significativamente (-11,3% TEU).
“Grazie al parziale recupero della programmazione e alle soluzioni individuate per gli approdi provvisori, da gennaio a settembre 2021 il numero de crocieristi è stato pari a 22.351 (per un totale di 38 navi da crociera), con un aumento di 16.698 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre il numero dei passeggeri dei traghetti è stato pari a 43.863”. Così la nota dell’Authority sulla questione crociere che, a causa di pandemia e decreto “grandi navi” sconta un -98% sul periodo pre-pandemia.
Con 793.229 tonnellate, il porto di Chioggia vede, nel terzo trimestre, un aumento del 23,5% dei traffici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Confrontando i dati su base annuale (ottobre 2020-settembre 2021 e ottobre 2019-settembre 2020), lo scalo cresce del 5,7%. Il general cargo continua a confermarsi settore trainante con un aumento di 69.305 tonnellate (+45,4%) seguito dalle rinfuse solide (+76.516 tonnellate; +15,6%) con minerali, cementi e calci in aumento del 41%.
Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, commenta così i dati: «Dopo la flessione conosciuta lo scorso anno, i porti lagunari stanno tornando a crescere e stiamo lavorando perché si possano recuperare, ove possibile, i volumi pre-pandemia. Ciò è già avvenuto per le rinfuse solide e le rinfuse siderurgiche ma è necessario continuare a lavorare per consolidare i punti di forza e colmare i gap del sistema portuale veneto. Ad oggi il settore commerciale risulta trainante e rappresenta il 60% del tonnellaggio totale dei nostri scali ma è chiaro che, per un sistema portuale commerciale e industriale quale quello di Venezia dobbiamo fare di più attraendo investimenti e implementando progetti innovativi e intermodalità. Questo ci permetterà di individuare e raggiungere nuovi mercati e contribuire allo sviluppo del nostro territorio e del Veneto».