TRIESTE – E’ stata firmata oggi all’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, la concessione per la Piattaforma Logistica di Trieste controllata da HHLA PLT ITALY, società della holding alla guida del porto di Amburgo.La concessione della durata di 31 anni (fino al 2052), comprende una superficie complessiva di circa 120mila metri quadrati.
L’opera, collaudata a fine 2020, è già un terminal operativo dopo l’arrivo della prima nave RO-RO nelle scorse settimane. Con la recente acquisizione del 50,01% di Piattaforma Logistica Trieste (PLT) da parte del gruppo terminalista Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA), il nuovo terminal multipurpose dello scalo giuliano ha iniziato l’attività sotto la denominazione HHLA PLT Italy.
PTL è stata costituita dalla casa di spedizioni Francesco Parisi, dall’impresa di costruzioni ICOP e dall’interporto di Bologna, con un progetto del valore di oltre 150 milioni di euro (circa 100 dei quali resi disponibili dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale). Dopo la riconversione di un’area di 12 ettari e il recupero all’utilizzo portuale e logistico di un’ampia superficie (parte della quale ricavata da un interramento a mare), l’acquisto dell’adiacente Scalo Legnami ha permesso di raddoppiare la superficie originaria del progetto. Oggi il terminal è dotato di due banchine con ormeggi Ro-Ro, capaci di ospitare fino a 4 navi, nonché di un raccordo ferroviario.
Il rilascio della concessione s’inserisce nel percorso di atti strategici già adottati dall’Autorità di Sistema Portuale. In particolare, l’Accordo di Programma del 26 giugno 2020 per la riconversione industriale e sviluppo produttivo nell’area della Ferriera di Servola, attigua alla Piattaforma.
Stanno infatti proseguendo le azioni previste, con investimenti per la messa in sicurezza dell’area e per la riconversione del sito produttivo. Completata la fase di demolizione dell’altoforno, il porto di Trieste inizierà ad espandersi verso sud. L’obiettivo è quello di far nascere un polo logistico a servizio dell’economia del territorio, dotato di un raccordo ferroviario in grado di accogliere treni completi da 750 metri, e di un collegamento stradale diretto alla Grande viabilità triestina.
Questo è quanto sottolineato, nel settembre 2020, da Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Orientale, durante la cerimonia per celebrare la firma dell’accordo tra PLT e HHLA.
«È un traguardo che inseguiamo da decenni, il punto in cui Nord e Sud Europa diventano un unico sistema in termini strategici e portuali, in un’alleanza che unisce Italia e Germania. Evidentemente il destino di Trieste rispecchia le sue radici storiche, e con questo investimento nelle piattaforme logistiche ha pienamente recuperato il suo naturale sbocco centro-settentrionale europeo, che già in passato aveva reso grande il Porto franco».

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