TRIESTE – Una riunione con i ministri per accelerare i tempi sullo spostamento delle crociere a Venezia: il presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene direttamente nella questione in attesa del G20 in programma proprio a Venezia nei prossimi giorni. Oggi, intanto, Monfalcone perde le prime due toccate di MSC, che resta a Venezia.
Dopo la pubblicazione del bando per il concorso di idee che indicherà il progetto per un terminal offshore per ormeggiare le grandi navi da crociera a Venezia, il premier Draghi interviene per dare una soluzione a breve termine. Riuniti i ministri competenti, Draghi ha chiesto una risposta entro pochi giorni, anche per evitare che l’Unesco inserisca Venezia nella black list del patrimonio mondiale a rischio.
Il bando dell’Authority, infatti, prevede tempi lunghi per una soluzione definitiva. Nel frattempo, proprio il presidente dell’Autorità portuale (Fulvio Lino Di Blasio) potrebbe essere nominato commissario per sbrogliare la matassa. Le ipotesi più accreditate prevedono lo spostamento del terminal crociere a Marghera, ma anche in questo caso saranno necessari lavori di adeguamento alle banchine. Un altro argomento in discussione riguarda i finanziamenti per le opere (anche quelle che risulteranno dal concorso di idee) e per gli indennizzi agli operatori che subiranno danni dal divieto di passaggio davanti a San Marco.
Al Porto di Monfalcone, intanto, oggi e domani non arriveranno le navi da crociera della MSC, che aveva scelto di lasciare temporaneamente Venezia per 3 week end di luglio. I ferventi preparativi alle banchine del porto commerciale serviranno dunque ad accogliere MSC il prossimo fine settimana.