TRIESTE – Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri spa ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022: ricavi in crescita del 16% a 3,51 miliardi di euro, risultato netto negativo per 234 milioni.
In calo l‘EBITDA a 90 milioni (erano 219 milioni nel primo semestre del 2021) e EBITDA margin a 2,6% (7,2% nel 2021).
«L’andamento economico del secondo trimestre è stato negativamente caratterizzato da una review strategica sul portafoglio di business non core (infrastrutture, ndr), dagli effetti sui prezzi delle materie prime conseguenti alla guerra russo-ucraina, e da altre partite non ricorrenti. L’azienda nei prossimi mesi perseguirà una sempre maggiore concentrazione sul core business dello shipbuilding indirizzando la crescita attesa nel settore militare e la ripartenza del settore crociere; tale percorso sarà anche caratterizzato da una grande focalizzazione su nuove soluzioni digitali e green – ha commentato l‘amministratore delegato Pierroberto Folgiero – che aumentino nel tempo la “distintività” della grande leadership di Fincantieri nell’industria internazionale della navalmeccanica. Ugualmente il Gruppo perseguirà con sempre maggiore attenzione progetti industriali mirati alla eccellenza operativa dei propri cantieri in Italia e all’estero oltre a dedicare massima cura allo sviluppo del proprio rilevante capitale umano».
Fincantieri segnala anche un carico di lavoro complessivo per 113 navi, a 34,6 miliardi, volumi di produzione ancora a livelli record per lo sviluppo dell’ingente carico di lavoro e, in particolar modo, il significativo avanzamento di alcune commesse cruise, con 8,6 milioni di ore lavorate (contro gli 8,4 milioni del primo semestre 2021). Sono state 8 le navi consegnate, mentre sono 5 (da crociera) le consegne previste nel secondo semestre 2022. Si notano i primi segnali di ripresa nel settore cruise: nel solo mese di luglio firma di un Memorandum of agreement per due navi cruise alimentate a idrogeno e un contratto per una unità cruise extra-lusso.