TRIESTE – Con una nota stampa, la Cimolai ha confermato ieri la conclusione positiva della votazione dei creditori in merito al piano di ristrutturazione.
Entro la scadenza del 10 agosto, “… secondo le modalità previste dalla legge, le classi di creditori votanti si sono espresse positivamente ed è stata superata la maggioranza richiesta”.
Il piano di ristrutturazione del debito è stato, quindi, approvato sia per Cimolai spa che per Luigi Cimolai Holding spa. Nelle prossime settimane sarà presentata la richiesta di omologa al Tribunale di Trieste, dove era stato presentato il Piano di ristrutturazione.
Nella nota la società ha ringraziato dipendenti, professionisti, persone, società, istituti di credito e Governo per il contributo fortnito “per raggiungere questo importante risultato”. Anche se altri creditori potrebbero farsi vivi, appare lontana l’ipotesi di un default della storica azienda di costruzioni, che a Porto Nogaro gestisce i cantieri navali Cimar assieme a Mariotti.
Il piano di salvataggio prevede la creazione di una newco, Nuova Cimolai, interamente partecipata dalla Luigi Cimolai Holding, alla quale trasferire asset e contratti della Cimolai spa. In questo modo si intende garantire la continuità aziendale e la prosecuzione delle commesse (circa 800 milioni di ordini), salvaguardando i posti di lavoro.
La crisi era stata causata da alcune operazioni con i derivati svolte dall’ex direttore finanziario del gruppo, come copertura del rischio su cambio euro/dollaro. L’azienda ha sempre sostenuto trattarsi di attività non autorizzate dalla proprietà e sottoscritte da chi non avrebbe avuto titolo per farlo. Operazioni del valore complessivo di circa 500 milioni di euro.
L’ipotesi di salvataggio dovrebbero basarsi su finanze della famiglia Cimolai e su altri interventi esterni, tra i quali un prestito Sace.