FIUME – Scoglio Olivi, cantiere navale di Pola ha deciso di interrompere ogni attività e congedare i lavoratori causa l’insolvenza dell’azienda.
L’ordine porta la firma del direttore Samir Hadžić, che spera così di preservare i posti di lavoro in attesa di un miracolo: l’intervento di un finanziatore che porti ossigeno all’azienda. La direzione di “Uljanik Brodogradnja 1856”, nato dalla lenta dissoluzione dello storico cantiere d’austroungarica memoria, tenta l’ultima strada prima di chiudere definitivamente.
Di recente, lo Stato croato ha rifiutato un’offerta del Gruppo polacco CE Industries che intendeva rilevare la struttura.
Intervistati dai media locali, i dipendenti hanno dichiarato di aver percepito in questi giorni il salario di aprile, ma al di là della situazione finanziaria è il loro morale a preoccupare. Con la manovra di Hadžić, potranno rimanere a casa per tutto luglio contando su un indennizzo di 700 euro lordi. A tale proposito è stata chiesta la firma di un allegato annesso al contratto in accordo con i sindacati a livello nazionale. La sfiducia nell’azienda è il problema maggiore, tanto che due mesi fa ad abbandonare definitivamente il cantiere sono stati in 50 lavoratori che hanno cercato un’alternativa. La via dello sciopero non è stata neanche tentata per l’amarezza del passato: quando i lavoratori incrociarono le braccia nel 2018, furono tacciati di essere dei sovversivi che spendevano i soldi dei contribuenti. La situazione è davvero difficile, mentre si cerca di attrarre l’attenzione di capitali freschi facendo leva sulla storia del cantiere e sulla sua ubicazione nella baia di Pola, sull’isola di Scoglio Olivi.
L’Uljanik Brodograndnja 1856 nasce nel 2019 dal fallimento del Gruppo Uljanik, che da allora ha cercato un partner d’affari all’altezza della situazione.
Nel 1918, alla fine della Prima guerra mondiale e la geopolitica ridisegnata, nacque “Scoglio Olivi”, nel 1921 diviso in due unità e precisamente Arsenale (la parte su terraferma), rimasto in gestione alla Marina da guerra e Scoglio Olivi, sull’isolotto che ne diede il nome. Quest’ultimo divenne società per azioni, proprietà dei fratelli Cosulich di Trieste.
Negli anni Novanta l’Uljanik diviene Società per azioni con la produzione di navi per il trasporto Ro-Ro e navi per il trasporto del bestiame. Nel 2018 l’ultimo tentativo di rinascita: la costruzione della nave da crociera extralusso (destinate alle rotte artiche e in Antartide) per il Gruppo Scenic (Australia). La Scenic Eclipse (sei stelle) è scesa in mare il 31 gennaio 2018. Doveva essere un inizio ma tutto si è fermato, lentamente ma inesorabilmente.