TRIESTE – Uno yacht da 50 metri è stato messo in acqua lo scorso 2 marzo al cantiere croato “3 Maggio” di Fiume: lo scafo commissionato dal Gruppo Azimut Benetti è stato realizzato dall’azienda triestina Itaqua.
La partnership dovrebbe proseguire con altre costruzioni (gli allestimenti finali verranno realizzati in Italia), sempre nel capannone affittato dalla società italiana nello stabilimento del cantiere croato, che non sta vivendo un buon momento.
L’annuncio della nuova costruzione è stato considerato benaugurante per il futuro del cantiere che – secondo i media croati – dovrebbe chiudere i conti con circa 13 milioni di euro di perdite.
Itaqua è una società con sede a Trieste e circa 130 dipendenti, ma con un totale di circa 300 persone se si calcolano subappalti e collaborazioni. Con sedi operative anche in Italia e in Romania, l’azienda si occupa di carpenteria leggera e pesante, tubisteria e saldatura in acciaio, alluminio ed in acciaio inox.
Il “3 Maggio”, istituzione della cantieristica croata, non versa in buone acque e sta attendendo la soluzione del contenzioso con il Gruppo Scoglio Olivi (Uljanik) di Pola, prima di dare vita al nuovo corso con il trasferimento dei debiti in una bad company.