TRIESTE – Il Consiglio di Stato ha modificato in parte la sentenza del Tar con la quale era stato accolto il ricorso di Duferco Italia Holding Spa e DP Consulting Srl per annullare il bando dell’Autorità portuale sugli ormeggi fuori Laguna.
Il ricorso proposto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale è stato accolto solo in parte. In particolare, l’Authority dovrà ora procedere con il concorso di idee che era stato sospeso, ma prevedendo anche la partecipazione del progetto “Venis Cruise 2.0”.
Si torna dunque a progettare la soluzione per le “grandi navi” fuori dalla laguna.

Le due società avevano proposto nel 2014 Venis Cruise, progetto per la realizzazione del nuovo terminal crociere di Venezia, alla Bocca di Lido. Secondo Duferco la proposta rappresentava la soluzione in grado di conciliare gli aspetti della sicurezza e ambientali con il mantenimento delle crociere a Venezia. Venis Cruise, infatti, prevedeva il posizionamento del terminal fuori laguna e all’esterno del Mo.S.E., offrendo ormeggio a quattro navi da crociera. Il trasbordo dei passeggeri fino alla Stazione marittima era previsto tramite motonavi a propulsione elettrica.

In merito alla sentenza del Consiglio di Stato, il presidente Fulvio Lino Di Blasio ha voluto subito chiarire che “le sentenze non si commentano, si eseguono”. Il che comporta che il prossimo passo dell’Adsp sarà quello di valutare modalità e tempi per darne attuazione.
In una nota, poi, la stessa Atuthority evidenzia come il Consiglio di Stato abbia riconosciuto, in generale, la correttezza dell’operato delle amministrazioni interessate, “… tant’è che per effetto di tale pronuncia la sentenza del TAR Veneto oggetto di impugnazione è stata riformata escludendo in capo allo Stato l’obbligo di conclusione del procedimento di autorizzazione del progetto “Venis Cruise 2.0” ai sensi degli artt. 165 e ss. del d.lgs. 163/2006”.
“Diversamente, il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR Veneto n. 612/2022 nella parte in cui ha ritenuto il carattere escludente della clausola contenuta negli atti indittivi del concorso di idee – spiega ancora la nota – che stabiliva la definizione di “acque protette” in riferimento al limite costituito dalle superfici corrispondenti alla conterminazione lagunare. Conseguentemente, AdSPMAS si è prontamente attivata con i propri uffici e legali per individuare, in linea con la pronuncia del Consiglio di Stato, la migliore modalità di esecuzione della sentenza per la parte che riguarda i termini del bando per la partecipazione al concorso di idee per la realizzazione e gestione di punti di attracco fuori dalle acque protette della Laguna voluto dal DL 1 aprile 2021”.
Sempre secondo l’Authority di Venezia, tutto ciò non incide in alcun modo sul percorso che l’AdSP sta sviluppando lungo la strada tracciata dal Governo per il settore crocieristico, che vede nella realizzazione della stazione marittima in Canale Nord Sponda Nord e nella valorizzazione dell’attuale marittima le soluzioni da adottare nel medio periodo. Tali soluzioni, peraltro, sono state al centro dei numerosi incontri tra il Commissario Straordinario per le crociere (lo stesso presidente Di Blasio) e i numerosi operatori del settore in questi giorni ad Amburgo, in occasione della fiera Sea Trade Cruise Europe.