TRIESTE – Il gruppo Acquera Yachting ospiterà a Venezia per i prossimi due anni, a partire dal maggio del 2024, l’Oscar mondiale dei super yacht.
Tutti i principali cantieri navali della grande nautica mondiale, progettisti, architetti, designer ma anche una fittissima schiera di proprietari di grandi imbarcazioni da diporto (si ipotizzano dai 500 ai 700 partecipanti) si daranno appuntamento a Venezia dal 3 al 5 maggio del 2024 per votare l’ “Oscar mondiale dell’industria dei Superyacht”.
La selezione verrà effettuata fra un centinaio di grandi imbarcazioni operanti nel mondo, scegliendo quelle con caratteristiche estetiche, architettoniche, navali e tecnologiche tali da essere definite i superyacht più significativi dell’ultimo anno. Una giuria indipendente, composta da proprietari di superyacht attuali e passati, deciderà chi potrà portarsi a casa il prestigioso trofeo Neptune. Le candidature per i premi di quest’anno sono ancora aperte e lo saranno fino a domenica 31 dicembre.
Da 19 anni organizzata da BOAT International Media (BIM), la manifestazione, che si era radicata nell’ultimo biennio a Istanbul, torna a Venezia dopo 27 anni. Un ritorno in Italia (un’edizione si era tenuta anche a Firenze) che ha coinciso con l’impegno di un nuovo main sponsor per i World Superyacht Awards: Acquera Club. Parte del Gruppo Acquera Yachting, con sede a Venezia, l’Acquera Club è gestito in partnership con Knightsbridge Circle (una delle principali concierge companies operanti nella fascia del superlusso) per offrire un servizio di gestione dei viaggi e dello stile di vita dedicato anche agli armatori e ai noleggiatori di yacht.
«La conquista dell’Oscar dei superyacht – ha affermato Stefano Tositti, Ceo del Gruppo Acquera – accende su Venezia e per induzione su un mercato italiano della nautica di superlusso, che ha bisogno di connotarsi come affidabile e attrattivo al pari dei tesori naturali, paesaggistici e artistici che è in grado di offrire ai suoi ospiti internazionali, i riflettori dei top player dello yachting. Per Venezia uno stimolo in più per valutare le potenzialità di questo settore in grado di generare un indotto neppure comparabile, per valore, qualità e ritorni di lungo periodo, con quello generato da altre fasce di turismo che “affollano” Venezia. Con la necessità cogente di ripensare la qualità dell’offerta al mercato del lusso sul mare».