TRIESTE – Il ministero del Lavoro sloveno è intervenuto per tentare di risolvere la questione legata al disagio di un gruppo di lavoratori impegnati sul tracciato della nuova ferrovia Capodistria-Divaccia, che hanno pubblicamente denunciato soprusi nel villaggio che li accoglie, da parte dell’appaltatore turco.
La società statale slovena 2TDK (che gestisce l’intero progetto), intanto, si è detta disposta ad affrontare direttamente la questione legata ai pagamenti dei subappalti, anche in questo caso per tentare di risolvere malumori e proteste in merito a mancati pagamenti.
Dopo un periodo nel quale tutto sembrava filare liscio, altre nubi scure si addensano sulla realizzazione di un’opera che, entro un paio d’anni, dovrebbe dare respiro ai traffici via treno del porto di Capodistria, spesso in affanno proprio a causa di un collegamento ormai inadeguato con la rete internazionale a causa della crescita dello scalo.

Nei giorni scorsi un gruppo di lavoratori turchi avevano scritto di essere detenuti a forza nel campo Orehek, nei pressi di Postumia. Per questo motivo i rappresentanti del ministero del Lavoro hanno deciso di far visita alle strutture che li ospitano.
L’obiettivo resta quello di verificare se l’appaltatore Yapi Merkezi abbia commesso irregolarità in merito al rispetto dei contratti di lavoro e dei diritti dei lavoratori.

2TDK ha scritto di avere accolto con favore l’impegno del Ministero, in quanto competente con i suoi servizi ispettivi a garantire la supervisione del rispetto delle normative sul lavoro.
“In qualità di cliente, 2TDK ha ripetutamente chiesto a Yapi Merkezi di risolvere la situazione con i dipendenti il prima possibile e nel modo più appropriato” si legge in una nota.
“A tal fine, subito dopo aver ricevuto informazioni sulla situazione a Orehek, abbiamo incontrato i rappresentanti di Yapi Merkezi e i rappresentanti dell’impresa edile turca, i quali hanno dichiarato che stanno risolvendo la situazione individualmente con ogni lavoratore e che hanno già trovato una soluzione adeguata con la maggior parte dei lavoratori”.

La società che gestisce il progetto ha inoltre incontrato nei giorni scorsi i dirigenti di Yapi Merkezi in Slovenia e uno degli studi legali che rappresentano alcuni dei singoli subappaltatori dei lavori per la nuova ferrovia tra Capodistria e Divaccia.
In quell’occasione l’appaltatore turco ha nuovamente assicurato a 2TDK che prenderà tutte le disposizioni necessarie per regolare tutte le passività nei confronti dei subappaltatori.
“Il subappaltatore o il suo rappresentante autorizzato deve, conformemente all’accordo raggiunto in sede di riunione, raccogliere la documentazione richiesta ai sensi dell’articolo 631 del Codice delle obbligazioni, e 2TDK esaminerà poi i documenti ricevuti. Se e quando saranno soddisfatte le condizioni per il successo della richiesta del subappaltatore, 2TDK risolverà la richiesta del subappaltatore” scrive ancora 2TDK, di fatto assumendosi l’impegno a risolvere questioni ancora aperte in merito ai pagamenti, laddove ci fossero le condizioni per farlo.