TRIESTE – Innovazione e transizione ecologica irrompono nel futuro di Adriafer, operatore ferroviario del Porto di Trieste che ha avviato una collaborazione con Snam per testare locomotori a idrogeno.
Per il momento si tratta solo di una prova, ma è ormai certo che Adriafer, gestore unico della manovra ferroviaria nello scalo del Friuli Venezia Giulia, farà un test con un produttore di locomotori, per un mezzo mosso da motore a idrogeno.
Nel frattempo, come spiega l’amministratore delegato, Maurizio Cociancich, ci sarà un periodo di transizione, perché in una prima fase si valuteranno altri combustibili per riconvertire i locomotori. Oggi Adriafer non dispone di linee elettrificate ed è quindi costretta ad utilizzare mezzi con motori diesel.
L’ipotesi alla quale si sta lavorando prevede il Gas naturale liquefatto, ma anche il bioetanolo. La prima soluzione sarebbe più semplice per il rifornimento e per l’operatività. Ma si tratterà comunque di un primo step, di un passaggio che poi porti ad investire fino ad arrivare all’idrogeno, combustibile ancora lontano dalle trazioni per i treni merci.
Sul trasporto passeggeri, invece, dove è richiesta minore potenza di trazione, non si parla più di progetti ma di applicazioni pratiche. Il Coradia iLint di Alstom è il primo treno passeggeri al mondo alimentato da una cella a combustibile a idrogeno, che produce energia elettrica per la trazione. Da settembre 2018 a fine febbraio 2020, due treni Coradia iLint hanno percorso con successo oltre 180.000 chilometri. I primi treni in serie alimentati a idrogeno saranno in servizio regolare in Germania a partire dal 2022.
Nelle prossime settimane sono previsti incontri tra i vertici di Adriafer e produttori di materiale rotabile, per capire quali sono i vari approcci verso l’idrogeno.
Nel frattempo, sempre sull’onda dell’innovazione e della sostenibilità, sta riscontrando un ottimo successo l’iniziativa Easy wagon, lanciata a fine 2020 dalla stessa Adriafer. La società, in collaborazione con VTG Rail Europe e con la comunità portuale di Trieste, mette a disposizione dei propri stakeholder e imprese ferroviarie del territorio regionale, un servizio di noleggio carri. Qualsiasi vettore ferroviario o operatore intermodale può accedere a una muta di carri “twin”, quindi per unità logistiche intermodali (container, semirimorchi o casse mobili), o di carri da 80 piedi, ideali per il trasporto di container da 20′ e 40′, anche per una singola giornata. Le richieste sono al massimo della disponibilità e arrivano soprattutto da imprese ferroviarie per servizi ferroviari in start-up dal porto di Trieste.