VENEZIA – In vigore da oggi a Porto Marghera l’ordinanza della Capitaneria che amplia gli orari di accesso per le navi e ridefinisce pescaggi e limitazioni.
La decisione, comunica la stessa Capitaneria di porto, è stata presa a seguito della valutazione dei rischi promossa dall’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale, nell’ambito del progetto “Channeling the green deal for Venice”, delle risultanze dei nuovi rilievi batimetrici effettuati lungo i canali lagunari marittimi e dai dati raccolti in occasione delle manovre navali in deroga.
Tra le novità di maggior rilievo, la possibilità, per le navi di lunghezza fino a 180 metri e con merci pericolose a bordo, di navigare anche nell’arco notturno, a condizione che i canali portuali siano delimitati da segnalamenti marittimi approvati. Ciò comporterà l’estensione della navigazione lungo il Canale Malamocco-Marghera di circa due ore.
Inoltre, le limitazioni specifiche per gli accosti in Canale sud non si applicheranno alle navi di stazza lorda inferiore a 3000 tonnellate o di lunghezza inferiore a 100 metri, permettendo alle unità di tipo bulk di piccole dimensioni di poter manovrare anche nell’arco notturno.
In base ai nuovi rilievi batimetrici e alle risultanze delle manovre in deroga autorizzate, infine, sono stati ridefiniti accessibilità nautica e massimi pescaggi consentiti nei vari canali.
Le novità introdotte nel regolamento di sicurezza portuale sono state particolarmente apprezzate dagli operatori, che si sono espressi per bocca del presidente di Venezia port community, Alessandro Becce. «Con il provvedimento adottato dalla Autorità marittima si apre una nuova frontiera per il traffico veneziano e per l’economia connessa. L’ordinanza 20/2024 apporta importanti modifiche al regolamento marittimo e, tenendo conto delle elevate performance tecnologiche navali, si supera così un limite per la navigazione notturna delle merci pericolose. Può essere l’avvio di un percorso che porti al funzionamento 24 ore su 24 del porto veneziano, un primo tassello – ha detto Becce – che auspichiamo possa essere seguito con attenzione con analisi e simulazioni. Siamo fiduciosi che la strada intrapresa da Capitaneria di porto e Autorità di Sistema portuale possa garantire un futuro a tutto il comparto produttivo e al tessuto economico portuale».
Ovviamente soddisfatto anche il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Fulvio Lino Di Blasio, promotore dello studio che ha consentito di far emettere il nuovo provvedimento. «L’ordinanza 20/2024 della Capitaneria di Porto modifica le regole di accesso allo scalo lagunare anche alla luce di alcune delle risultanze del progetto “Channeling the green deal for Venice”, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale, contribuendo a migliorare i livelli di operatività del porto veneziano pur mantenendo sempre prioritario il tema della sicurezza della navigazione e della salvaguardia ambientale. E’ un risultato importante – ha commentato Di Blasio – per la competitività del porto, che consentirà un ritorno misurabile in termini di incremento dei traffici e che dimostra come l’approccio scientifico adottato dall’Autorità nell’analizzare il traffico navale in Laguna sia l’unica strada per individuare soluzioni che consentono di coniugare l’attività economica con il rispetto dell’equilibrio ambientale. Un ringraziamento all’Autorità Marittima per la stretta collaborazione che ha permesso di conseguire questo significativo traguardo».