TRIESTE – La portacontainer Dali che ieri mattina alle 7.30 (ora in Europa) è andata a schiantarsi contro un pilone del Francis Scott Key di Baltimora aveva avvisato dell’avaria.
Per questo motivo il ponte era stato chiuso al traffico e i sei uomini che ancora mancano all’appello erano addetti alla manutenzione in corso sull’asfalto della strada che attraversava la struttura. Durante la notte sono state sospese le ricerche ed è difficile che siano ancora in vita, sia a causa della caduta nel fiume che per le temperature rigide di acqua e aria.
Il piloti del porto di Baltimora hanno spiegato che è stato fatto quanto possibile per evitare l’impatto, ma che la nave, a causa di un blackout totale, non era governabile. Sembra infatti che, nonostante i tentativi, i motori non siano mai ripartiti e che la calata dell’ancora non sia stata sufficiente a fermare la nave né a farla deviare di rotta per evitare la collisione.
Al momento, funzionari statali stanno monitorando i rischio di una potenziale fuoriuscita di gasolio marino dalla portacontainer, mentre è ancora troppo presto per fare stime su quanto sarà necessario per liberare il canale e riaprire il porto di Baltimora.