TRIESTE – Inaugurato oggi a Bagnoli della Rosandra l‘Innovation hub di BAT (British American Tobacco), insediamento industriale e logistico che vede interessata l’Authority del porto di Trieste.

Lo stabilimento è insediato in un capannone di proprietà di Interporto di Trieste, società mista pubblico privata, partecipata anche da Friulia (finanziaria della Regione Fvg) e Autorità di sistema portuale.
Presente alla cerimonia anche il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha spiegato la volontà del governo a partecipare all’evento perchè «… ciò che oggi si realizza qui è importante perché è un esempio, un modello di collaborazione tra pubblico e privato. Si tratta del primo polo industriale in trent’anni, all’interno di un Porto Franco».
La scommessa voluta dall’Autorità portuale tramite Interporto di Trieste, ha segnato una prima importante vittoria, evidenziata dal presidente, Zeno D’Agostino. « Questa è una sintesi vera di un lavoro tra pubblico e privato. Il pubblico ha fatto la sua parte. Avevamo poco da mostrare, adesso abbiamo l’eccellenza» ha detto D’Agostino.
La seconda parte della scommessa, infatti, inizia ora, con le ipotesi di nuovi insediamenti che possano sviluppare e recuperare aree industriali dismesse o inutilizzate. Il tutto proponendo i vantaggi del Punto Franco e un nuovo collegamento ferroviario con il porto di Trieste e la rete nazionale.
L’obiettivo era quello di creare un sistema, anche con Bat: affittare la struttura ma curare anche la logistica. Un esempio di business model» ha detto oggi Paolo Privileggio, amministratore delegato di Interporto Trieste.
«Questa inaugurazione rappresenta il successo di un modello di organizzazione del nostro territorio che vede nel sistema portuale uno snodo fondamentale. In pochi anni un sito che stava per essere dismesso, è diventato parte di un disegno di sviluppo, grazie all’Interporto di Trieste e ai suoi soci. Abbiamo investito molto anche per migliorare l’accessibilità di quest’area, che a breve sarà pienamente integrata con la ferrovia, dopo la conclusione dei lavori di RFI alla stazione di Aquilinia. Questo sito, con il supporto della Regione FVG, oggi è soprattutto il luogo simbolo delle possibilità che il nostro Paese può avere – ha aggiunto D’Agostino – all’interno dell’evoluzione della logistica globale, dimostrando che anche in Italia, si possono dare risposte efficaci e affidabili a player importanti che desiderano investire».
Lo stabilimento BAT di Bagnoli della Rosandra nei pressi del porto di Trieste dispone oggi di un’area logistica da 1800 metri quadrati e impiega circa 100 persone. La realizzazione del nuovo Innovation hub, ha detto Fabio de Petris, amministratore delegato di BAT Italia, rappresenta un contributo concreto alla crescita occupazionale ed economica del Paese. L’investimento complessivo, secondo le previsioni di BAT, porterà circa 2.700 nuovi posti di lavoro (indotto compreso) e fino a 500 milioni di euro per il nuovo sito, alla cui costruzione hanno contribuito 88 aziende italiane con commesse per più di 35 milioni di euro. «Negli ultimi dieci anni BAT Italia ha investito oltre 300 milioni di euro per l’acquisto di tabacchi italiani di alta qualità, supportando circa 400 aziende della filiera agricola di BAT Italia, che conta oltre 6.000 addetti» ha concluso de Petris.
«Quello che avviene oggi con l’inaugurazione dell’Innovation Hub di Bat non è un evento importante solo per il Friuli Venezia Giulia ma di rango nazionale e anche internazionale e dobbiamo esserne orgogliosi. Si tratta di un investimento che rientra nelle strategie della Regione. Sono ottimista, anche altre multinazionali investiranno in Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni» ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.