TRIESTE – Breve ma serrato dibattito, stamani a Trieste durante un summit sulla portualità dell’Alto Adriatico, in merito ai recenti poteri conferiti all’Autorità per la regolazione dei trasporti.
Alla domande di un giornalista sui possibili modelli per una riforma dei porti, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino, ha risposto secco: «In realtà una riforma c’è già stata».
«Oggi noi abbiamo un algoritmo che decide delle concessioni. La questione è stata tolta alle Autorità portuali. Se oggi un concessionario cinese o Russo arriva in un porto italiano, lo decide Art (Autorità per la regolazione dei trasporti, ndr) tramite un algoritmo, non i presidenti o il Governo o il ministro Salvini» ha spiegato D’Agostino.
Il riferimento era alle linee guida linee guide per le concessioni portuali adottate dal Ministero dei Trasporti, con le quali parte dei “poteri” passa proprio ad Art. Si tratta delle indicazioni sulle modalità di applicazione del Regolamento che disciplina il rilascio di concessioni di aree e banchine, approvato con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2022, n. 202.
«Non facciamo finta che il problema sia risolto, qui c’è sempre Bruxelles che ce l’ha imposto» ha detto ancora D’Agostino, tornando sulla questione del rapporto con la Commissione europea, che ha “costretto” l’Italia a varare un regolamento in sede di via libera alla terza rata del Pnrr. «Questa cosa qui, ai presidenti di porti credo non vada tanto bene. Oggi c’è un soggetto che ha tutto il potere attraverso un algoritmo. Non è possibile che, da Torino, si decida in questo modo su un argomento così importante» ha aggiunto D’Agostino.
Al presidente dell’Authority ha risposto poco più tardi, indirettamente e in collegamento videotelefonico, lo stesso ministro Matteo Salvini, annunciando una prossima riforma dei porti entro la fine dell’anno. «La politica se ne occuperà ma le Authority fanno le Authority» ha detto il ministro. «L’obiettivo, d’accordo con Edoardo Rixi (viceministro con delega ai Porti, ndr) con cui sto lavorando insieme con diversi operatori, è entro la fine dell’anno, o prima, è dare certezza» ha detto Salvini. Secondo il ministro, nella riforma verrà rispettata l’autonomia delle stesse Authority, ma con limiti al canone massimo, niente algoritmi e interventi normativi di sburocratizzazione.