TRIESTE – Logistica Giuliana – parte del Gruppo Icop – è un nuovo terminalista del porto di Trieste.
Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale ha dato il via libera a 45 anni di concessione per Logistica Giuliana, società controllata da Icop, l’impresa che sta recuperando le aree fino a qualche anno fa occupate dallo stabilimento siderurgico della Ferriera per destinarle al porto di Trieste. Logistica Giuliana sarà terminalista, ma avrà anche la possibilità di compiere operazioni portuali (ex articolo 16 della legge 84 del 1994).
Una parte delle aree sarà data in subconcessione per le attività di retrobanchina di Arvedi che, una volta cessata la produzione “a caldo”, sta ora operando con un laminatoio green a ridosso della banchina negli spazi attigui a quelli interessati dagli interventi di Icop.
Si porta così a compimento uno dei passi fondamentali dell’Accordo di programma che metterà a disposizione del porto di Trieste quelle che erano le aree occupate dalla Ferriera. La demolizione delle strutture nell’area dell’ex Ferriera è ormai completata (si stanno smontando due filtri che Arvedi riutilizzerà), anche mancano alcuni dettagli e la ripulitura dell’area stessa.
Resta da risolvere la questione legata all’aspetto di sicurezza ambientale dell’area che dovrebbe – ma il condizionale resta d’obbligo – avere il suo punto di svolta ai primi di settembre, con l’indizione di una Conferenza decisoria della Regione Friuli Venezia Giulia. In quella sede dovrebbe essere approvata la messa in sicurezza permanente. Non si farà quindi bonifica dei terreni, ma si procederà – così come previsto – alla realizzazione di un “sarcofago” per tombare l’intera area. Una parte della messa in sicurezza è costituita dal barrieramento a mare – opere che dureranno almeno fino alla fine del 2024 – al quale si sta lavorando (Commissario Invitalia), una parte la farà Icop e una parte lo farà Autorità di sistema portuale la realizzazione del nuovo terminal ferroviario finanziato con il Fondo complementare al Pnrr. A qel punto si procederà con i singoli collaudi, seguiti da un collaudo generale. È verosimile che il tutto sia portato a compimento entro il 2025 .
«L’intervento in corso di realizzazione da parte di I.CO.P. spa Società Benefit nell’area di Servola costituisce un progetto al contempo virtuoso ed ambizioso. Virtuoso perché consente la soluzione di un rilevante tema ambientale proponendo non solo la chiusura di un sito produttivo, ma anche e soprattutto la realizzazione di una infrastruttura con una forte valenza economica nel rispetto dei più elevati standard ESG e ambizioso perché si inserisce nell’ambito di un ancor più ampio piano di sviluppo del Porto di Trieste in grado di produrre ricadute significative per tutto il tessuto produttivo della Regione per i prossimi decenni» aveva spiegato l’anno scorso Paolo Copetti, Cfo del Gruppo ICOP.
Nei mesi scorsi, intanto, è stato portato a termine in tempi record l’iter per la permuta (tra l’Acciaieria Arvedi spa, Siderurgica Triestina srl, I.CO.P. Spa e Logistica Giuliana srl da una parte; ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Autorità di Sistema Portuale dall’altra), dell’area di proprietà privata dove si trovava l’impianto “a caldo”, con quella – di proprietà pubblica – sulla quale è attivo l’impianto “a freddo”.