TRIESTE – Nei giorni scorsi il cda si Autostrada del Brennero spa ha approvato il bilancio 2022 e dato il via libera a quattro nuove stazioni per il rifornimento di mezzi a idrogeno.
Il progetto di realizzazione dei quattro impianti prevede una spesa di 64,2 milioni di euro. L’iniziativa rientra nel più articolato piano per la mobilità sostenibile descritto all’interno della proposta di finanza di progetto approvata dal Mit, con cui Autobrennero punta a fare dell’A22 il primo Green Corridor d’Europa. All’interno è contemplata la realizzazione di otto nuovi centri di produzione e/o distribuzione, dislocati lungo la carreggiata nord e sud del tracciato, che si andranno ad aggiungere, per un totale di nove, a quello di Bolzano sud, il primo centro di produzione e distribuzione di idrogeno green d’Italia, aperto ancora nel 2014. Una pianificazione del tutto allineata con i contenuti del Pnrr, che prevede in particolare per il periodo 2021-2026, una dotazione di 230 milioni di euro per lo sviluppo di 40 stazioni di rifornimento di idrogeno su scala nazionale. Autostrada del Brennero ha presentato un’apposita istanza per accedere a questi contributi che ha avuto esito positivo: la società si è infatti aggiudicata un contributo di 15 milioni di euro che saranno utilizzati per la costruzione di 4 impianti di distribuzione di idrogeno: dunque 3,75 milioni per impianto, il massimo dell’ammontare ottenibile. Di qui la volontà di approvare i progetti definitivi delle quattro opere, che rappresenteranno il prossimo decisivo step dell’intera strategia dedicata al vettore energetico di Autobrennero. Le nuove realtà, che in una prima fase saranno alimentate con l’idrogeno generato a Bolzano, sorgeranno nei pressi dell’Autoporto di Sadobre, delle aree di Servizio Paganella Est ed Ovest e del CSA di Verona.

Per Autostrada del Brennero spa il 2022 ha segnato, con l’approvazione del bilancio, i record di fatturato e utile.
Al lordo delle imposte, il risultato si è attestato a 130,7 milioni di euro, contro i 78,7 milioni registrati nel 2021 (+65,9%). In netta crescita anche l’Ebitda che fa segnare 213,74 milioni di euro (erano 121,14 nel 2021). Gli ottimi risultati economici sono anche il riflesso del ritorno ai flussi di traffico pre-Covid. Il 2022 ha fatto registrare infatti un +17,4% rispetto al 2021 con un +23,45% dei chilometri percorsi dai veicoli leggeri e un +6% di quelli effettuati dai pesanti. In totale si sono superati i 5 miliardi di chilometri percorsi lungo il nastro autostradale che unisce il Brennero con Modena. Il valore della produzione, che nel 2022 è stato di 467 milioni di euro (353,1 milioni nel 2021), reca un incremento di 113,9 milioni, corrispondente ad un aumento percentuale del 32,25%. Il valore della produzione consolidato supera i 584 milioni di euro.
“La società, inoltre, ha messo in campo una nuova straordinaria stagione di manutenzioni, arrivando a investire 71,4 milioni (65,9 milioni nel 2021), più di 227.000 euro a km, nettamente al di sopra della media nazionale. “Segno di un impegno che è totale anche se ancora opera in attesa del riaffido della concessione, come dimostrano gli sforzi compiuti per ammodernare l’arteria con un investimento pari a 36,8 milioni di euro (+30%)” recita una nota.