TRIESTE – Croazia, Austria e Baviera pronte a cooperare sulla politica energetica: il rigassificatore di Veglia, una volta ampliato, servirà anche i due Paesi del centro Europa.
Il primo ministro croato Andrej Plenković, il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il primo ministro bavarese Markus Söder hanno firmato una dichiarazione sulla cooperazione politico-energetica, dopo la visita di tre giorni fa al terminal GNL sull’isola di Veglia. «In Croazia, dobbiamo preoccuparci non solo della nostra sicurezza energetica, ma anche della sicurezza dei Paesi vicini» ha detto Plenković.
L’ipotesi era già circolata all’indomani dell’annuncio croato per l’ampliamento della struttura, ma la volontà di cooperare per nuove infrastrutture energetiche è stata resa ufficiale nei giorni scorsi. In particolare, il primo ministro croato ha fatto riferimento alla possibilità di nuovi rigassificatori – sia su terraferma che galleggianti – anche tramite investimenti diretti da parte dell’Austria.
Il tutto con l’intenzione di ridurre in modo strutturale la dipendenza dalla Russia per i combustibili fossili . Il cancelliere austriaco Nehammer ha aggiunto che è importante un accordo a livello politico, per lasciare poi alle singole aziende l’accordo sui passaggi successivi. Plenković ha sottolineato che la Croazia, a lungo termine, potrebbe diventare un vero hub energetico, soprattutto per quanto riguarda il gas naturale liquefatto.
Tal proposito, Nehammer e Söder si sono detti intenzionati a fare pressioni sulla Commissione europea, per il sostegno finanziario a questi progetti. In particolare nell’ambito di programmi esistenti come Connecting Europe Facility (CEF) o REPowerEU.