TRIESTE – L’annuncio era già stato dato nei mesi scorsi, ma a fine agosto – complice una visita alla città di Fiume – il primo ministro croato ha confermato di voler potenziare il rigassificatore sull’isola di Veglia (Krk).
Già realizzato con cospicui finanziamenti Ue, l’impianto potrebbe produrre ogni anno ben oltre le necessità della richiesta di gas dell’intera Croazia (circa 2,8miliardi di metri cubi l’anno). È per questo che gli interventi previsti per aumentarne la capacità (dovrebbero iniziare nelle prossime settimane) serviranno anche a rifornire i Paesi limitrofi, tutti attanagliati dalla crisi energetica globale. A fine agosto, tra l’altro, la scandinava Avenir LNG Limited e la croata Prvo Plinarsko Društvo hanno siglato un ccordo per distribuire il gas dall’impianto.
Saranno circa 180 i milioni di euro che lo Stato croato investirà complessivamente: 155 destinati alla costruzione di un nuovo gasdotto tra le città di Zlobin e Bosiljevo nel nord-ovest del Paese e 25 proprio per potenziare il terminal Gnl sull’isola di Veglia. Il risultato sarà quello di aumentare la capacità di rigassificazione (oggi pari a 2,6 miliardi di metri cubi l’anno) a 6,1 miliardi. In questo modo la Croazia non avrà più bisogno del gas proveniente dalla Russia, trasformando il terminal in un hub energetico strategico nell’Adriatico. A fare un paragone è stato lo stesso Plenkovic in occasione dell’annuncio per gli interventi alla struttura di Veglia. Il primo ministro croato ha ricordato che la Germania sta investendo nella costruzione di due terminal, da completarsi entro il 2024, con capacità complessiva di circa 13 miliardi di metri cubi all’anno. Quello croato avrà quasi la metà della capacità tedesca.
Toglierà invece gli ormeggi domani la metaniera “Maran Gas Troy” (vedi foto), giunta a Veglia il 14 settembre e ancora impegnata nel trasferire il carico di gas liquido.