TRIESTE – «Continuare a lavorare in modo integrato a un nuovo modello di crocieristica per il sistema portuale del Veneto». Questo il messaggio lanciato dalla delegazione veneziana guidata dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale lagunare, Fulvio Lino Di Blasio, alla Fiera Seatrade MED di Malaga. «Venezia è tornata – ha dichiarato Di Blasio – e gli operatori del settore si rendono conto del gran lavoro fatto nell’ultimo anno per assicurare le 200 toccate che abbiamo registrato nel 2022 dopo il cambio totale di paradigma determinato dall’intervento del Governo che, nell’agosto del 2021, ha imposto una ridefinizione dei flussi di accesso delle crociere alla laguna. E l’anno prossimo faremo anche di meglio: stiamo lavorando per arrivare ad almeno 300 toccate». Chiara la posizione anche sull’attuale posizionamento delle grandi navi dopo il divieto di passaggio attravarso il Canale della Giudecca di fronte a San Marco: «Certo – chiarisce Di Blasio – l’obiettivo di una stazione marittima dedicata a Porto Marghera lo raggiungeremo, come definito dal cronoprogramma, nel 2026 ma, nel frattempo, abbiamo già assicurato alle compagnie, grazie anche alla collaborazione di tutta la comunità portuale, l’accesso a ormeggi alternativi che quest’anno hanno permesso ai turisti di scoprire, oltre a Venezia, anche la città Chioggia».
Secondo Di Blasio il sistema portuale del Veneto ha dimostrato di saper reagire e, fin da subito, di poter gestire in corsa il cambiamento, accogliendo navi da crociera fino a 335 metri di lunghezza che ora accedono alla laguna attraverso la bocca di porto di Malamocco, mentre quelle fino a 230 metri di lunghezza possono entrare anche dalla bocca di porto di Chioggia. Il tutto, in sinergia con il funzionamento del sistema di dighe mobili MOSE e preservando il delicato equilibrio idrodinamico della laguna. «Manutenzione dei canali e miglioramento dell’accessibilità nautica stanno andando di pari passo nel cronoprogramma delle attività commissariali; ricordo che è stato affidato il progetto per la caratterizzazione della qualità dei sedimenti per il Malamocco Marghera e Vittorio Emanuele e in esito allo studio idrodinamico condotto dal Danish Hydraulic Institute, si procederà ad affidare il progetto di fattibilità. Obiettivo sarà migliorare l’accessibilità agli scali dedicati alle crociere» ha aggiunto ilo presidente dell’Authority.
A Malaga con la delegazione lagunare anche il presidente di Venezia Terminal Passeggeri VTP, Fabrizio Spagna, secondo il quale il decreto del governo ha rappresentato una decisione unilaterale molto difficile da superare.