TRIESTE – Trenta compagnie hanno ratificato l’accordo per ridurre le emissioni delle navi da crociera in manovra e in stazionamento a Venezia.
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto (ARPAV) ha comunicato che l’accordo “Venice Blue Flag 2022” – siglato su base volontaria – comporta una riduzione delle emissioni del 46% per le polveri sottili e del 91% per l’anidride solforosa tra stazionamento e manovra. Il tutto con l’utilizzo di carburante a tenore di zolfo inferiore allo 0,1% .
Alla firma erano presenti Massimiliano De Martin (assessore all’Ambiente del Comune di Venezia), Fulvio Lino Di Blasio (presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale), ammiraglio Piero Pellizzari (direttore Marittimo del Veneto), Francesco Galietti (direttore Clia Italia, Cruise Lines International Association) e i rappresentanti delle principali compagnie crocieristiche.
L’accordo assume maggiore rilievo – scrive l’Authority in una nota – in un contesto modificato dalle limitazioni al traffico crocieristico nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca (Decreto-Legge 20 luglio 2021, n. 103), che ha portato Venezia a dover costruire un nuovo modello di crocieristica con la sfida di contemperare le esigenze di sostenibilità ambientale e salvaguardia della laguna con quelle di tutela del lavoro e dello sviluppo di questo importante settore economico. Il documento sottoscritto per la prima volta nel 2007 è stato ratificato nel 2008, 2009, 2013, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e nel 2021.
«La grande novità di quest’anno – ha detto l’assessore De Martin – è che siamo riusciti, nonostante il periodo non facile, a sottoscrivere ancora una volta questo accordo e non era affatto scontato. Per questo voglio ringraziare a nome di tutta la città e dell’intero territorio della gronda lagunare quanti si sono impegnati per raggiungere questo risultato, nonostante la pandemia, la guerra e gli aumenti esorbitanti del costo del carburante. La portualità e la crocieristica stanno attraversando un momento molto complesso ma anche sfidante che dobbiamo affrontare prestando la massima attenzione al delicato ambiente lagunare. Infine voglio sottolineare la necessità di operare in modo coordinato tra Porti: per dare stabilità e sicurezze agli operatori è necessario che in Italia si operi in modo unitario, senza che i sistemi portuali italiani si facciano concorrenza tra loro, ma agiscano insieme per un fine comune».
In base a tale accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali e ausiliari delle navi passeggeri con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa e questo non solo all’ormeggio, ma anche durante la navigazione prima dell’ingresso in area VTS Venezia e durante tutte le fasi di manovra all’interno dell’area portuale di Venezia (Venezia e Marghera); stesso impegno assunto, a partire dal 2018, anche per i rimorchiatori durante le operazioni legate al transito delle navi.