TRIESTE – Nonostante gli avvisi di protesta di numerose associazioni di categoria facenti capo alle imprese ferroviarie, il Parlamento europeo ha votato a favore dell’ampliamento di peso e lunghezza per gli autocarri autorizzati a circolare sulle strade dell’Ue.
«I grandi camion sono un grande errore per l’Europa. Sebbene in alcuni Paesi i mega-autocarri possano trovare posto in circostanze molto specifiche, queste modifiche legali porteranno a un’introduzione di massa con il potenziale di impatti molto gravi sulla sicurezza stradale» ha commentato Graziella Jost, direttore di progetto dell’ETSC (European transport safety council).
Il Parlamento ha votato ieri una proposta pubblicata nel luglio dello scorso anno dalla Commissione europea per aggiornare le norme dell’UE sui pesi e le dimensioni degli autocarri. Le nuove norme aggiornate semplificheranno il quadro giuridico per i veicoli più lunghi e pesanti, che attualmente possono circolare solo a determinate condizioni nell’ambito di sperimentazioni.
«Quasi la metà degli eurodeputati voleva eliminare le nuove disposizioni per espandere l’uso dei megacamion, ma un emendamento in tal senso non è passato per soli sei voti. Chiediamo con forza all’UE di riconsiderare queste modifiche» ha aggiunto Jost.
I tipici autocarri più lunghi e pesanti (LHV), i cosiddetti “gigaliner” sono combinazioni di autocarri e rimorchi lunghi 25,25 metri, quasi 9 metri in più rispetto agli autocarri standard in Europa, con un peso di 60 tonnellate.
Secondo l’ETSC, questo genere di mezzi pesanti possono accelerare il degrado delle infrastrutture stradali, che dovrebbero essere adeguate, ponendo problemi nelle aree di lavoro, nei parcheggi, nelle aree di sosta e altro ancora; le strutture esistenti per la sicurezza dei camion non sono progettate per mezzi più pesanti, comprese le barriere, le rampe e le piazzole di sosta, mentre la sicurezza antincendio nelle gallerie potrebbe rappresentare un ulteriore problematica, soprattutto per i mezzi pesanti che potrebbero bloccare le corsie di marcia in caso di incidenti con ribaltamento; anche la resistenza all’urto delle barriere sui ponti che passano sopra le ferrovie può non essere sufficiente a prevenire un incidente tra un mezzo pesante e un treno, oltre al fatto che potrebbero essere invasi gli spazi di altri mezzi durante le svolte, invadendo potenzialmente anche marciapiedi e piste ciclabili.
“La proposta non contiene inoltre alcuna tutela giuridica specifica per quanto riguarda chi guida i veicoli più lunghi e pesanti. Ciò significa che in diversi Paesi dell’UE i diciottenni potrebbero guidarli senza richiedere una formazione aggiuntiva rispetto a quella richiesta per un autocarro standard. In una proposta legislativa separata sulle patenti di guida, la Commissione intende inoltre richiedere a tutti gli Stati membri dell’UE di introdurre un programma di guida accompagnata dei camion per i diciassettenni. I dati dimostrano che i conducenti di autocarri più giovani sono esposti a un rischio molto più elevato di incidenti” scrive ETSC in una nota.
Un recente studio citato dall’associazione, infine, dimostra che l’espansione del trasporto merci su strada con mezzi più lunghi e pesanti, avrà effetti negativi sostanziali sul settore del trasporto merci su rotaia, che ha un record di sicurezza decisamente migliore.
L’accordo finale sulla revisione delle norme sarà raggiunto solo dopo i cosiddetti colloqui “a tre” tra i rappresentanti della Commissione, degli Stati membri dell’UE e del Parlamento, che si svolgeranno dopo le elezioni del Parlamento europeo di giugno. Dopo le elezioni europee dunque, il nuovo Parlamento dovrà negoziare il testo legislativo finale con gli Stati membri: i ministri dei trasporti dell’UE, però, non hanno ancora una posizione comune sul progetto.