TRIESTE – Sono numerose, anche se non è noto il numero ufficiale, le manifestazioni di interesse per nuove proposte operative, pervenute all’Interporto di Padova.
Pubblicata lo scorso 24 dicembre, l’indagine mirava appunto a raccogliere proposte da soggetti specializzati, da inserire nell’attività terminalistica-intermodale dello stesso interporto.
Lo ha confermato il presidente Luciano Grieco, specificando che l’obiettivo era proprio quello di una prima valutazione del mercato, prima di dare seguito alla seconda fase (con la convocazione dell’assemblea dei soci) per valutare, verosimilmente nelle prossime settimane, quali potrebbero essere le possibili collaborazioni.
L’avviso prevedeva che le richieste di informazioni dovessero essere effettuate previa visita alle strutture interportuali di Padova.
Interporto Padova spa è tra i maggiori in Italia e in Europa con collegamenti importanti con i maggiori porti del Mar Tirreno e Adriatico settentrionale, nonché con più grandi terminal continentali del Centro Europa.
La struttura, riconosciuta dall’UE come “nodo core” e posta all’incrocio dei corridoi della rete TENT-T Baltico-Adriatico e Mediterraneo, ha avuto un forte sviluppo nell’ambito intermodale ed intende stringere e consolidare forme di collaborazione organica con i protagonisti del mercato nazionale ed internazionale anche per sviluppare l’attività. Interporto Padova, infatti, è proprietario e gestore di un’area di grandi dimensioni attrezzata per attività terminalistica intermodale, dotata di sei gru a portale, gru gommate e binari di carico e scarico. È inoltre gestore dell’attività di manovra ferroviaria nell’ambito del comprensorio ferroviario di Padova Interporto.