TRIESTE – Gli azionisti di Interporto di Trieste spa hanno approvato il bilancio d’esercizio 2023, chiuso con un utile di 442mila euro e un valore della produzione di 10,7 milioni.
I valori in crescita rispetto all’anno precedente (369mila euro e 9,2milioni) “rappresentano il miglior risultato di sempre della società nonostante le crescenti tensioni geopolitiche” si legge in una nota.
L’assemblea ha anche nominato il nuovo Consiglio di amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio 2026. Paolo Privileggio è stato confermato come presidente.
I risultati 2023 sono stati ottenuti movimentando 360.594 tonnellate di merce (360.795 nel 2022), 30.301 Teu (28.752 nel 2022) e allestendo 485 treni intermodali e general cargo (366 nel 2022). Il traffico dei mezzi pesanti (oltre 117.000 passaggi) ha segnato un aumento dell’1,4% rispetto all’esercizio precedente, nonostante l’azzeramento dei mezzi provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia.
Anche nell’esercizio 2023, si conferma il trend di crescita dell’attività logistica di Interporto nell’area di FREEeste (a Bagnoli della Rosandra nei pressi dello stabilimento Wartsila), che ha superato il 70% dei volumi totali gestiti contro il 54% dell’esercizio precedente.
Confermato anche il trend di crescita della controllata Interporto di Cervignano spa, che ha chiuso il bilancio 2023 con un valore della produzione di 5,43 milioni di Euro e un risultato netto di 455mila Euro, in crescita del 41%.
«L’Interporto di Trieste – sostiene il presidente Paolo Privileggio – continua il suo percorso di sviluppo e progetta un futuro sempre più rivolto all’internazionalizzazione, non solo sfruttando le potenzialità e l’attrattività del Punto franco, ma anche in relazione alla sua posizione strategica rispetto ai nuovi flussi di traffico dettati dal mutato contesto internazionale».