TRIESTE – Adriafer, gestore unico della manovra ferroviaria nel Comprensorio ferroviario portuale di Trieste e Monfalcone, supererà i 10mila treni movimentati nel corso del 2023.
Il nuovo record fa seguito alla crescita costante del traffico nei due scali gestiti dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, ma anche alla contemporanea crescita della società guidata dall’amministratore delegato Maurizio Cociancich e dal presidente Giuseppe Casini. Già a partire dal 2021, i treni manovrati erano stati 7.400, mentre il personale impiegato è passato dai 97 addetti del 2021 ai 128 del 2023. In particolare, a Monfalcone i treni sono passati da 1300 nel 2021 a 2000 treni circa nel 2023.
Nei giorni scorsi, inoltre, Adriafer ha pubblicato i bandi per l’assunzione di altri sei lavoratori: tre posizioni di tecnico polifunzionale di 3° livello (PDT completo – manovratore, formatore treno e tecnico di verifica), e tre manovratori ferroviari (abilitazione ferroviaria PDT-A di 5° livello).
L’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante, che ieri ha incontrato i vertici di Adriafer, ha condiviso con Casini e Cociancich l’obiettivo di un’accelerazione sulla sostenibilità ambientale puntando, con l’inserimento in una delle manovre finanziarie del prossimo anno, sull’acquisto di nuovi locomotori più funzionali alla movimentazione e con adeguate tecnologie di sicurezza, oltre a quelle più coerenti all’applicazione dei principi della transizione ecologica.
L’assessore, inoltre, ha sottolineato l’attività emergente di Adriafer a Gorizia con l’apertura di nuovi uffici, all’interno di una visione che configura l’interporto (Sdag) come una piattaforma logistica regionale con flussi di tipo continentale e non marittimi.