TRIESTE – Il Cluster tecnologico regionale mareFVG cambia volto, aprendosi ufficialmente a due ambiti in forte espansione: aerospazio ed energie rinnovabili.
La decisione è stata formalizzata nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci, ospitata a Trieste nella Camera di commercio Venezia Giulia. Una svolta che nasce dalla volontà della Regione Friuli Venezia Giulia di rafforzare il tessuto produttivo e scientifico locale, puntando su settori chiave per lo sviluppo sostenibile e tecnologico.
Il processo di trasformazione del Cluster, avviato un anno fa, ha l’obiettivo di superare l’originaria vocazione marittima per abbracciare settori sinergici e trasversali, come l’aeronautica e le energie pulite. Tra i protagonisti della transizione spicca l’idrogeno verde, vettore energetico su cui si stanno concentrando investimenti e ricerca. Il nuovo assetto punta a generare occasioni concrete per imprese, università, centri di ricerca e istituzioni, creando un ecosistema collaborativo capace di attrarre competenze, risorse e progettualità.
Tre i gruppi di lavoro attivati per guidare il cambiamento: uno dedicato alla revisione dello Statuto e dei Patti parasociali, uno alla riorganizzazione interna e uno alla definizione del piano strategico per i prossimi cinque anni. La struttura rinnovata prenderà la forma di una società consortile senza scopo di lucro, aperta a imprese con sede in Friuli Venezia Giulia, enti formativi e scientifici, fondazioni e soggetti pubblici e privati che ne condividano obiettivi e missione.
Il presidente del Cluster, Massimiliano Ciarrocchi, ha confermato l’interesse di numerose aziende dei settori coinvolti e la piena collaborazione con soggetti chiave come Fincantieri, Leonardo, Confindustria Fvg e la stessa Regione. La roadmap prevede il completamento del piano strategico entro fine anno e la piena operatività del nuovo soggetto – battezzato Maretc Fvg – a partire dal 2026.
Decisivo è stato anche il contributo della Camera di commercio Venezia Giulia, che ha messo a disposizione il comitato promotore del cluster aerospaziale, frutto di un lavoro triennale. «Abbiamo creato le basi per un progetto che unisce mondi produttivi differenti in una visione comune» ha dichiarato il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti. L’inclusione dell’aerospazio rafforza l’ambizione di fare del Friuli Venezia Giulia un polo di riferimento per l’innovazione industriale.
L’assessore regionale Alessia Rosolen ha definito l’iniziativa «una straordinaria occasione per collegare ricerca, PMI e grandi player come Fincantieri e Leonardo». Secondo Rosolen, solo attraverso un’integrazione sistemica tra eccellenze scientifiche e industriali si potrà generare un impatto reale sul territorio.
Il nuovo statuto include inoltre le tecnologie subacquee e apre ufficialmente il Cluster a specializzazioni quali progettazione e gestione di infrastrutture aeronautiche e spaziali, oltre a sistemi per la produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili. Il tutto con un’attenzione trasversale alle tecnologie digitali e green.