TRIESTE – Con l’inserimento della seconda paratoia di riserva, si è conclusa nei giorni scorsi la prima fase della manutenzione straordinaria alla barriera di Treporti del Mose.
Le operazioni di manutenzione sulla barriera meccanica a protezione della città di Venezia da parte di Fincantieri, sono iniziate nel mese di luglio e riprenderanno la prossima primavera.
Il Mose è pronto ad affrontare una nuova stagione di sollevamenti di salvaguardia a quota di 120 cm e non più a 130 cm. Rispetto agli anni precedenti, entrerà in funzione la conca di Malamocco per il passaggio delle navi dirette al Porto di Venezia. Inoltre, sarà operativa la prima delle due conche di Chioggia per il transito dei pescherecci, mentre la seconda sarà avviata a febbraio 2024.
Nei mesi che hanno preceduto la stagione autunnale i tecnici del Consorzio Venezia Nuova e la Capitaneria di porto hanno affinato le procedure che consentiranno alle imbarcazioni di raggiungere la laguna con le barriere del Mose alzate: a Malamocco è stato messo a punto un procedimento graduale che sarà implementato nel corso dei sollevamenti di salvaguardia, consentendo inizialmente il transito alle navi di dimensioni più contenute per passare poi a quelle più grandi.
Si tratta di un importante passo avanti verso la conclusione dei lavori alle bocche di porto, prevista per il prossimo dicembre.
La situazione meteorologica e altre variabili contribuiranno a determinare i prossimi mesi per quanto riguarda l’accessibilità nautica verso Porto Marghera. Resta infatti sul tavolo della discussione il numero di attivazioni del Mose e la conseguente chiusura – seppur temporanea – dello scalo commerciale.
Il sistema di barriere mobili progettato per proteggere Venezia dall’acqua alta, infatti, quando è in funzione impedisce alle navi di entrare ed uscire dallo scalo, con un impatto destinato ad essere sempre più significativo al probabile aumentare delle attivazioni, causate dal progressivo aumento del livello delle acque.