TRIESTE – DFDS, che a Trieste gestisce l’Autostrada del mare con la Turchia, ha aumentato dell’1,6% il fatturato 2023 del Gruppo.
La compagnia danese ha chiuso in crescita il settore dei traghetti merci anche nell’ultimo trimestre del 2023, grazie all’aumento delle tariffe e al controllo dei costi, che hanno compensato la riduzione dei volumi. La crescita della Turchia, in particolare, è rimasta sotto le previsioni, a causa dell’introduzione di ulteriori aumenti dei tassi di interesse per contenere l’inflazione, che hanno rallentato la domanda interna.
Buono l’inizio d’anno con un +10,1% del Gruppo a gennaio, anche se proprio i volumi nel Mediterraneo sono stati inferiori al 2023 dopo un inizio lento, ma con un aumento nel corso del mese.
Per quanto riguarda il resto del 2024, sul piano finanziario DFDS prevede una crescita del fatturato del 5-8%, pur considerando che la visibilità sul panorama economico rimane offuscata da un alto livello di incertezza, dovuta all’inflazione e ai tassi di interesse, nonché alle tensioni geopolitiche che potrebbero influenzare ulteriormente i livelli di attività economica in Europa e nei Paesi limitrofi.
DFDS cita le previsioni secondo le quali la crescita nell’Europa settentrionale, inclusa la Germania e il Regno Unito, sarà inferiore a quella nell’Europa meridionale. Si prevede, inoltre, che la crescita economica della Turchia sia supportata da un rimbalzo delle esportazioni, poiché le misure per contenere l’inflazione probabilmente limiteranno ancora la domanda interna.
I volumi di merci nel Mediterraneo proprio grazie alla Turchia dovrebbero recuperare un certo slancio di crescita nel 2024, considerate le interruzioni nel 2023 causate da un terremoto e da un prolungato periodo elettorale. È atteso, infine, che il ridisegno delle catene di approvvigionamento più vicino ai mercati finali europei (reshoring) supporti anche la crescita dei volumi.