TRIESTE – Arriverà a luglio il primo lotto di nuove attrezzature per Rijeka Gateway, il secondo terminal container del porto di Fiume, in via di allestimento.
Lo conferma APM Terminals attraverso i propri canali di comunicazione, aggiungendo che l’arrivo dell’equipment sarà coordinato con la formazione dei dipendenti.
Come annunciato a settembre, si tratterà del più grande investimento mai fatto nel porto croato di Fiume (380 milioni di euro) per dotare lo scalo croato del primo terminal container dell’Adriatico a forte automazione.
Il progetto, firmato dalla joint venture tra A.P. Moeller Maersk e Enna Logic (società croata di autotrasporto, che detiene il 49% delle quote) sarà l’unico porto dell’Adriatico ad avere le gru a controllo remoto. L’equipment comprenderà quattro gru STS, 15 gru a cavalletto su gomma, due gru a cavalletto su rotaia, 28 trattori elettrici per terminal e 14 veicoli elettrici.
Nel suo complesso, Rijeka Gateway impiegherà più di 60 apparecchiature elettriche per la movimentazione dei container, tra cui gru ship-to-shore (STS), gru a cavalletto gommate e veicoli. Le operazioni di trasbordo dovrebbero iniziare nel corso del 2025, con una capacità annuale di 650mila Teu (secondo quando notificato da APM Terminals).
«In APM Terminals abbiamo l’ambizioso obiettivo di raggiungere il livello di emissioni nette zero entro il 2040. Per raggiungere questo obiettivo e decarbonizzare le nostre operazioni, dobbiamo ridurre l’utilizzo di energia, sostituire le apparecchiature alimentate a combustibili fossili con quelle elettriche a batteria e decarbonizzare la nostra rete utilizzando energia rinnovabile. Pertanto, l’investimento a Rijeka Gateway è un passo importante nella giusta direzione, che si basa ulteriormente sui progetti pilota che stiamo già conducendo in varie località del mondo» ha detto Sahar Rashidbeigi, responsabile della decarbonizzazione di APM Terminals.