TRIESTE – Sarà Icop spa società benefit, assieme a Vianini Lavori e RCM Costruzioni a riammodernare il Molo VII, terminal container del porto di Trieste.
L’Autorità di sistema portuale ha infatti aggiudicato il bando per 86,22 milioni di euro, coperto dai 100,5 milioni di finanziamenti del Fondo complementare al Pnrr, all’Associazione temporanea di imprese tra le tre aziende.
Dopo l’area dell’ex Ferriera (e il relativo, futuro Molo VIII) e l’allungamento del Molo VII a carico della concessionaria Trieste marine terminal, sarà dunque ancora la friulana Icop dei fratelli Petrucco ad occuparsi di opere fondamentali per lo sviluppo dello scalo internazionale del Friuli Venezia Giulia.
Per quanto riguarda quest’ultimo bando, deve ancora essere presentato il progetto esecutivo, compreso nel disciplinare di gara. Presentazione che dovrebbe avvenire entro i primi giorni di marzo.
Gli interventi comprenderanno una parte subacquea e una parte di superficie. Nel primo caso si lavorerà per risanare l’impalcato del Molo VII, cioè la struttura che poggia sui pali infissi nel fondale, per recuperare il calcestruzzo ammalorato. Le operazioni verranno eseguite con un macchinario robotizzato, progettato ad hoc per i lavori in questione.
Sul piazzale, invece, gli interventi dovrebbero essere relativamente semplici, ma piuttosto delicati perché il cantiere non dovrà interferire con le operazioni del terminal container. È probabile quindi che già si stia discutendo proprio di questo tra aggiudicatari dei lavori e TMT, per procedere con la chiusura alternata di parti di piazzale. Approvazione del progetto e allestimento cantiere dovrebbero prendere almeno un paio di mesi, ragion per cui è verosimile che il via ai lavori (ripavimentazione, impianto elettrico e impianto di raccolta acque) non arrivi prima dell’inizio dell’estate. Alcuni interventi, in realtà, potrebbero già essere avviati sulle piastre che rivestono l’ormeggio 57 (talvolta utilizzato dalle navi da crociera), in attesa che arrivi il robot subacqueo.
Nell’aggiudicazione dell’appalto per 86.226.926,82 euro, Icop spa si avvarrà di Vianini Lavori del Gruppo Caltagirone e della RCM Costruzioni che si è appena aggiudicata (in compartecipazione) i lavori della diga foranea di Taranto. Pur garantito da controlli a livello nazionale, il Fondo complementare al Pnrr ha tra le sue caratteristiche quella di seguire le tempistiche già imposte a livello europeo. Quindi, lavori da portare a termine entro il 30 giugno del 2026.