TRIESTE – Un lavoratore dell’Agenzia per il lavoro Portuale del Porto di Trieste (Alpt) è morto oggi pomeriggio al Molo VII gestito da Trieste marine terminal.
Anche se la dinamica resta da chiarire, è ormai accertato che Paolo Borselli – questo il nome del lavoratore – è caduto in mare con il muletto che stava conducendo (probabilmente in retromarcia) alla radice del molo. L’uomo era impegnato in operazioni di movimentazione di alcune casse di attrezzature, collocate su un rimorchio parcheggiato nel piazzale del terminal container, verso la poppa della nave ormeggiata in banchina.
L’incidente non è stato rilevato immediatamente, ma solo in un secondo momento, quando i compagni di lavoro non lo hanno visto rientrare. Il cadavere è stato recuperato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco sul fondo dello specchio acqueo a ridosso della banchina, ancora al proprio posto sul mezzo. Inutile è stato il lungo tentativo di rianimazione eseguito dai sanitari giunti sul posto con un’automedica e un’ambulanza.
Le rappresentanze sindacali hanno indetto 24 ore di sciopero a seguito della tragedia. “In riferimento al gravissimo infortunio con esito mortale, accaduto nel Porto di Trieste avvenuto presso Trieste Marine Terminal, che è costato la vita a un lavoratore della Agenzia per Lavoro Portuale del Porto di Trieste, le scriventi Segreterie territoriali comunicano in base alle norme vigenti e nel rispetto del 3° capoverso dall’art. 49 del vigente CCNL dei lavoratori dei porti, di avere proclamato uno sciopero immediato, di 24 ore in segno di lutto. Dalle ore 19 di giovedì 09/02/2023 alle ore 19.00 di venerdì 10/02/2023. Lo sciopero, interesserà tutte le attività portuali autorizzate ai sensi degli artt. 16/17/18 della L. 84/94 e s.m. nel Porto di Trieste” si legge in una nota congiunta dei sindacati.
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, ha voluto manifestare il proprio cordoglio e ai familiari del lavoratore deceduto. «Sono profondamente scosso da questa tragedia. A nome mio personale e di tutta la comunità portuale esprimo alla famiglia di Paolo Borselli la nostra vicinanza e partecipazione al dolore. Posso solo confermare che continueremo a operare e investire – ha detto D’Agostino – affinché simili terribili episodi non si verifichino più. Abbiamo posto il tema del lavoro, e della sicurezza sui luoghi di lavoro, al centro del nostro mandato e fin da principio come testimoniano tanti atti concreti e tanti progetti. Non ho parole per dire la frustrazione e lo sconcerto dinanzi alla morte di Borselli, che ci chiede e anzi pretende da noi di continuare a impegnarci per il futuro».
Stasera, in segno di solidarietà e prostesta, i lavoratori portuali hanno organizzato un sit-in al Varco 4 del porto. Il Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste ha diffuso una nota nella quale si sostiene che “non abbiamo più parole adeguate ad esprimere il dolore e la rabbia per l’ennesimo lavoratore morto in porto”. Lo stessso Clpt ha chiesto la convocazione urgentissima di un incontro in cui affrontare e risolvere “le numerosissime problematiche di sicurezza presenti nei porti di Trieste e Monfalcone già più volte segnalate”.