TRIESTE – Si terrà mercoledì alla Prefettura di Trieste un nuovo incontro per entrare nel merito delle situazioni più critiche relative alla sicurezza dei lavoratori portuali.
Sindacati e operatori si ritroveranno dopo il tragico incidente che giovedì è costato la vita a Paolo Borselli, dipendente dell’Agenzia per il lavoro portuale del porto di Trieste (Alpt). Caduto in mare dalla banchina del Molo VII mentre operava su un muletto al terminal container dello scalo, Borselli è stato recuperato privo di vita solo dopo che alcuni compagni si erano accorti della sua assenza.
Una giornata di sciopero, seguita da un’altra astensione dal lavoro per 24 ore hanno ricordato a tutta Italia l’importanza e la pericolosità del lavoro portuale, segnato da un altro incidente mortale allo scalo di Civitavecchia (il 10 febbraio).
Venerdì 10 febbraio, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Mare avevano chiesto e ottenuto un incontro urgente con Trieste marine terminal società che gestisce il Molo VII di Trieste, luogo dell’incidente del giorno prima.
“È da poco terminato l’incontro urgente, richiesto da codeste Organizzazioni Sindacali con i responsabili di Trieste Marine Terminal, vi hanno partecipato anche alcuni diretti colleghi del lavoratore deceduto il giorno 9 febbraio” scrivevano le organizzazioni sindacali in una nota dell’11 febbraio.
Una delle richieste riguardava la possibilità di conoscere nel dettaglio quanto emergerà dall’inchiesta in corso, compresi i possibili interventi “che avrebbero potuto evitare questa ennesima tragedia”.
“Abbiamo quindi chiesto all’Azienda un fattivo segnale, al fine di poter rassicurare i lavoratori, nella ripresa dell’attività al termine dello sciopero in corso.
Dopo incertezze, titubanze e qualche passo indietro, a nostro avviso poco comprensibili e poco gradite da tutte le OO.SS. presenti, Trieste Marine Terminal ha assicurato che già dalle ore 19.00 odierne, ora di ripresa delle attività dopo lo sciopero, verrà applicato un “Ordine di Servizio” nel quale si prevede che il pianale contenete le ceste metalliche con i Twist-lock per l’ancoraggio dei containers, venga posizionato direttamente sotto la gru interessata, evitando quindi le manovre con il “muletto” lato banchina evitando quindi il rischio di un nuovo incidente. Come OO.SS. ci riteniamo parzialmente soddisfatti, confidiamo, pertanto, che i tavoli previsti presso la Prefettura di Trieste riescano a produrre una più strutturata risposta alla richiesta di sicurezza dalle Organizzazioni Sindacali” chiudeva la nota stampa.
Mercoledì un nuovo incontro per discutere delle criticità relative alla sicurezza dei lavoratori presenti allo scalo del Friuli Venezia Giulia, con particolare riferimento al terminal container. Le organizzazioni sindacali, infatti, sono preoccupate che a tali criticità si sommino altre situazioni di pericolo causate dalla prossima apertura di cantieri che interesseranno proprio il Molo VII e una parte delle infrastrutture ferroviarie.