TRIESTE – Il progetto di ristrutturazione e destinazione del waterfront di Venezia non va bene e la soluzione Canale industriale Nord per le crociere è inutile.
Questa l’opinione del sindaco Brugnaro e di alcuni ex consiglieri comunali su due temi che stanno tenendo banco in questi mesi. L’Autorità portuale, infatti, ha deciso di procedere in maniera decisa per risolvere due questioni – diverse tra loro – aperte da parecchio sui tavoli di discussione tra cittadini, operatori portuali e istituzioni.
Lo ha riportato nei giorni scorsi il quotidiano Il Gazzettino (sull’edizione dedicata a Venezia-Mestre), dando spazio al sindaco Luigi Brugnaro e ai rappresentanti del progetto Lvrds (Large vessel remote dock solution), che già nel 2017 aveva proposto il terminal di Fusina (in realtà anche con l’escavo del Canale Vittorio Emanuele) come soluzione per evitare che le grandi “navi bianche” attraversassero il Canale della Giudecca.
Gli ex consiglieri comunali Renzo Scarpa e Renato Darsiè, assieme all’operatore turistico Andrea Gersich, sostengono oggi l’inutilità della soluzione (da circa 62 milioni di euro oltre ai 27,5 appena aggiunti per lavori accessori) Canale industriale Nord per ormeggiare le navi da crociera. Perché non mettere anche quelle di grandi dimensioni al terminal Ro Port-Mos di Fusina? Questo si chiedono i tre sostenitori del Lvrds.
La soluzione proposta dall’Autorità di sistema portuale e soprattutto dal Commissario per le crociere (che è lo stesso presidente dell’Authority di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio), fa parte degli “ormeggi diffusi” con i quali si sta risolvendo – utilizzando Porto Marghera – il problema creato al settore dalla chiusura imposta dal Decreto del Governo Draghi nel 2021. Lo stesso vale per il terminal di Fusina, dove è stato realizzato anche un terminal passeggeri.
Per quanto riguarda il sindaco Brugnaro, invece, la contestazione riguarda il progetto di ristrutturazione del waterfront e in particolare – riporta sempre Il Gazzettino – l’accesso ferroviario nell’area di Santa Marta. Secondo il sindaco, quella proposta gli è già stata presentata, ma sarebbe accettabile solo con delle modifiche.
I binari e quindi i treni fino alla Stazione marittima, secondo Brugnaro, non sono una soluzione praticabile perché “sdoppierebbero” la stazione ferroviaria di Venezia, creando disagi alla popolazione e sbilanciando l’afflusso turistico che si sta tentando di regolare con diversi provvedimenti.