TRIESTE – Scaduti i termini per la presentazione di osservazioni all’istanza con la quale Trieste intermodal maritime terminal ha chiesto la concessione (ex art. 18 L. 84/94) per una parte del Molo VI del porto di Trieste.
Salvo ostacoli poco probabili, la TIMT srl – galassia Samer (45%) in società con Ulusoy (55%) – dovrebbe ottenere in concessione per 19 anni i 23.848 metri quadrati del Molo VI (già in concessione alla Europa Multipurpose Terminal spa – Emt), che vi ha rinunciato a luglio di quest’anno.
Lo scopo è quello di implementare l’attività terminalistica per traffico R-Ro dell’autostrada del mare con la Turchia, già svolta da TIMT “nelle aree ad essa attualmente in concessione, mediante un più ampio piano di investimento e sviluppo a lungo termine”. Il motivo dello spostamento dalla base del Molo VII (dove opera oggi il terminal) riguarda sia i lavori che si effettueranno per proprio al terminal container, sia la rivisitazione dell’area adiacente al Varco 4 dello scalo, per quanto riguarda la viabilità.
Sui nuovi spazi che sta per avere in concessione, TIMT realizzerà una nuova rampa per l’accesso dei rotabili sulle navi Ro-Ro e 4 “boe” per agevolare l’ormeggio di una nave in più rispetto a quanto è possibile accogliere oggi. Si tratta di spese per circa 3-4 milioni di euro, fa sapere Enrico Samer, con un iter autorizzativo che è previsto concludersi entro l’anno e potrebbe rendere operativo il terminal a metà del 2023.