TRIESTE – Il Comune di Portogruaro ha approvato la proposta di project financing per il raddoppio dell’Interporto. La gara, vinta da Portogruaro Interporto spa, permette il rinnovo della concessione per altri 45 anni a fronte degli investimenti necessari per il potenziamento della struttura. Il valore dell’investimento è di 25 milioni di euro, cioè la somma del valore dei terreni conferiti per l’ampliamento e delle opere, soprattutto ferroviarie, da realizzare.
Autamarocchi, azionista di maggioranza di Portogruaro Interporto sin dal 2001, porta la controllata verso progetti di sviluppo “per raddoppiare le strutture ferroviarie e proiettare la piattaforma logistica su uno scenario Europeo” si legge in una nota.
L’interporto di Portogruaro è posizionato su due dei corridoi di traffico TEN-T definiti dalla Comunità Europea allo scopo di indirizzare gli investimenti e lo sviluppo economico: la confluenza del corridoio Baltico – Adriatico e quello di Lisbona – Kiev.
La posizione è strategica in quanto, nel raggio di soli 90 chilometri, ci sono aree produttive e di consumo tra le principali del Paese: Veneto Orientale e Friuli che, peraltro, ospitano produzioni industriali fortemente votate all’export.
La struttura, dopo 20 anni di attività, ha raggiunto il pieno utilizzo delle infrastrutture. Si è quindi reso necessario un piano di investimenti attuati nella formula del project financing: un partenariato pubblico-privato che consiste nel conferimento al Comune delle aree di espansione e nella realizzazione di una poderosa infrastruttura ferroviaria.
L’Interporto vedrà dunque più che raddoppiate le sue infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie. La superficie totale passerà da 95mila a 210mila metri quadrati e potrà ospitare ben sette binari di lunghezza superiore a 750 metri, e altri da 450 metri. Saranno presenti anche aree per la movimentazione e lo stoccaggio merci.
«Nel 2020, anno del lockdown, abbiamo gestito 21.700 carri con una crescita del 9,6% rispetto all’anno precedente, altrettanti sono previsi entro il 2021. Abbiamo la necessità di intestare qui da noi altri collegamenti ferroviari che nel nostro caso si riferiscono a treni provenienti dal Centro ed Est Europa, ma anche da e per il resto d’Italia. Aumentare le tonnellate e la lunghezza di questi treni e, in parallelo, le superfici di movimentazione delle merci è ormai una necessità» spiega l’amministratore delegato di Portogruaro Interporto, Corrado Donà.