TRIESTE – HHLA conferma le previsioni di ricavi (in aumento del 9,9% nel semestre) per il 2022, con la movimentazione di container in linea con il 2021 a 3,36 milioni di Teu nei primi sei mesi dell’anno.
Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA), che a Trieste gestisce HHLA PLT Italy – terminal multipurpose destinato ad espandersi con il futuro Molo VIII – ha registrato una performance positiva in termini di ricavi e utili nella prima metà del 2022. L’azienda ha beneficiato in particolare di un ulteriore aumento delle tariffe di stoccaggio dei container, dovuto a tempi di permanenza molto più lunghi nei piazzali gestiti dal Gruppo, nonché di un ulteriore aumento della quota ferroviaria nel trasporto intermodale. Il fatturato del Gruppo HHLA è aumentato del 9,9%, raggiungendo i 779,5 milioni di euro (anno precedente: 709,2 milioni di euro). Il risultato operativo del Gruppo (EBIT) è salito dell’11,9% a 101,3 milioni di euro (anno precedente: 90,5 milioni di euro). L’utile al netto delle imposte e delle quote di minoranza è aumentato del 13,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 43,9 milioni di euro (anno precedente: 38,8 milioni di euro).
I volumi nei terminal container internazionali sono diminuiti del 31,9%, nel semestre, scendendo a 202mila Teu (nel 2021 296mila Teu). Ciò è dovuto al significativo calo dei volumi al terminal di Odessa. Il forte aumento dei volumi al il terminal TK Estonia, dovuto al maggiore utilizzo del terminal come alternativa ai porti russi, e i volumi in crescita di Trieste, non sono stati in grado di compensare completamente il calo. Sempre per quanto riguarda il settore container, nella prima metà del 2022 i ricavi sono aumentati significativamente dell’8,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 438,8 milioni di euro (nel 2021 404,9 milioni di euro). Ciò è dovuto principalmente all’aumento significativo delle tariffe di stoccaggio ai terminal di Amburgo, Tallinn e Trieste, dove i contenitori restano in piazzale più a lungo a causa dei rallentamenti nelle supply chain. Inoltre, i ricavi derivanti dalla movimentazione Ro-Ro e break bulk a Trieste hanno avuto un effetto positivo sui conti del Gruppo.
Nonostante i buoni risultati, Angela Titzrath, presidente del Comitato esecutivo di HHLA, tiene alta l’attezione sulle prospettive future, senza nascondere qualche preoccupazione. «Da più di due anni a questa parte, abbiamo tutti sperimentato la volatilità del settore logistico. Le restrizioni in atto per combattere la pandemia di coronavirus, le condizioni meteorologiche, i lavori di costruzione di strade e ferrovie e ora la guerra in Ucraina – ha detto Titzrath – con le conseguenti sanzioni contro la Russia hanno un impatto massiccio sulle catene di approvvigionamento globali. HHLA può aver completato con successo la prima metà del 2022, ma le perturbazioni delle supply chains continuano a rappresentare per noi importanti sfide operative. Al momento non è chiaro quando la situazione tornerà alla normalità o quali conseguenze avrà la crisi globale sull’economia e sulla società. HHLA sta facendo tutto il possibile per contribuire all’approvvigionamento affidabile di aziende e consumatori. Continuiamo a concentrarci sull’attuazione della nostra strategia, che si basa sulla crescita e sulla sostenibilità, soprattutto in questi tempi di incertezza».